Libri di Francesco Affronti
Pascal e la filosofia
Vincent Carraud
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 488
«Questo libro imponente – la cui imponenza proviene dalla precisione della mira: studiare il rapporto di Pascal alla filosofia e riflettere sullo statuto che essa assume – resta un riferimento imprescindibile per chi voglia accostarsi, da filosofo, a Pascal. Non è possibile, infatti, non interrogarsi sulla filosofia che egli utilizza, critica, sollecita, smaschera, rivela e sul punto di sguardo a partire dal quale sembra persino abbandonarla, senza abbandonarla mai di fatto. Per questo ordine di ragioni, Pascal e la filosofia resta a tutt'oggi, per i filosofi interessati a Pascal, un libro da leggere, direi quasi da consultare obbligatoriamente ed in via preliminare. Fra le mire che lo caratterizzano c'è anche quella di misurare, a seguito della determinazione dello statuto che la filosofia ricopre per Pascal, l'entità del suo contributo all'interno della storia della filosofia, questione che ha sullo sfondo quella della “uscita dalla metafisica”, additata dall'“ordine della carità”, e della possibilità di intendere in senso non cronologico la “fine della metafisica”, come Vincent Carraud scrive nella Prefazione. Pur non presentandosi come un saggio interpretativo ma come una ricognizione delle accezioni di filosofia in Pascal, questo libro fa molto di più che limitarsi a una recensione di significati, anche se ricchissima, come di fatto è possibile osservare. Si tratta, infatti, di un lavoro che educa pazientemente lo sguardo del lettore a guardare la filosofia con gli occhi di Pascal». Dalla Prefazione di Rosaria Caldarone.
Lontano da Gerusalemme
Ibrahim Souss
Libro: Libro in brossura
editore: Tranchida
anno edizione: 2010
pagine: 132
"Non sarà facile liberarsi dalla follia degli uomini" dice Nabil alla moglie Gabriella. Il loro è un amore contrastato dalla storia. Lui palestinese, lei ebrea fuggita dalla Germania. La loro vicenda nasce negli anni in cui il ritorno degli ebrei dall'Europa, dà l'avvio a una nuova diaspora, quella dei palestinesi. Il romanzo non esita, si apre con i rumori delle fucilate e delle esplosioni e l'odore del fumo di una casa che brucia. Le città sono sotto l'assedio dei carri armati e da molti anni gli attentati terroristici insanguinano la Palestina; dagli altoparlanti installati sui veicoli militari, una voce sbraita "questo non è più il vostro Paese", e così, un nuovo flusso di disperati percorre la storia, quello dei palestinesi costretti ad abbandonare le loro abitazioni, la loro terra, per diventare profughi senza diritto. Eppure, si domandano i personaggi di questa tragedia, coloro che per primi hanno patito sulla propria carne l'efferatezza assurda, folle, scientifica dell'uomo, non dovrebbero riproporla su altri innocenti. Il finale ci stringe la gola, commuove e fa nascere un grido in tutti noi che siamo stati spettatori di un dramma che ancora non ha termine.