Libri di Filippo Pecorari
La punteggiatura per scrivere meglio
Filippo Pecorari
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 138
Si può usare la virgola prima di e? E tra un soggetto e un predicato? Si può inserire il punto tra una frase principale e una subordinata? Il punto e virgola sta davvero scomparendo? Domande come queste figurano tra i principali dubbi espressi dal pubblico non specialista ai servizi di consulenza linguistica attivi in rete. In effetti, la punteggiatura pone numerosi problemi a chi scrive in italiano; e le reminiscenze scolastiche, nella maggior parte dei casi, confondono le idee anziché venire in aiuto. Per risolvere le difficoltà, è utile assumere un punto di vista diverso da quello della didattica tradizionale: occorre riconoscere alla punteggiatura il ruolo essenziale che ha nella comunicazione scritta e nella costruzione di testi coerenti. È questo il punto di vista della linguistica moderna, ed è anche il punto di vista assunto in questo libro: l’obiettivo del volume è aiutare lettrici e lettori a capire meglio come funziona la punteggiatura, a usare con maggiore consapevolezza i diversi segni interpuntivi, e – in ultima analisi – a scrivere meglio.
Forme della scrittura italiana contemporanea. La componente testuale
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 325
Il volume – che raccoglie 20 contributi – è dedicato all’analisi di alcune varietà dell’italiano contemporaneo in prospettiva contrastiva e testuale. L’unità e l’omogeneità del libro non sta tanto nelle varietà linguistiche prescelte: si va infatti dalla scrittura social a quella amministrativa, passando per la divulgazione scientifica, per il testo letterario e per molte altre tipologie testuali; e in molti casi si sceglie un fenomeno linguistico e lo si affronta trasversalmente a diverse tipologie testuali o anche nella scrittura tout court. La specificità dei contributi qui proposti sta piuttosto nella metodologia adottata e nella prospettiva di analisi prescelta. Tutti gli autori e tutte le autrici – ognuno con le proprie specificità e le proprie convinzioni teoriche – scelgono un approccio contrastivo e vanno a indagare fenomeni semantici o linguistici riconducibili all’organizzazione macro- e micro- del testo.
Le buone pratiche redazionali nei testi istituzionali svizzeri in lingua italiana
Angela Ferrari, Filippo Pecorari
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2022
pagine: 146
"Nelle differenti fasi di elaborazione dei testi ufficiali svizzeri in lingua italiana, la traduzione assume un ruolo centrale ed essa, seppur condizionata dai vincoli connessi al contesto istituzionale, resta esposta a notevoli oscillazioni, sia negli esiti sia nella concezione stessa dell’approccio traduttivo. È proprio riguardo a quest’ultimo aspetto che le analisi degli autori sono degne di nota. Esse ci ricordano infatti che per tradurre non è sufficiente conoscere gli equivalenti delle parole, le regole della grammatica e neppure le infinite sfumature dei registri linguistici e della semantica, ma occorre anche saper introdurre armoniosamente tutti questi elementi in quell’unità totale che è il testo. Il testo, o anzi la testualità, va tradotta come tutti gli altri elementi e, se necessario, ricostruita. L’approccio del presente libro, per esplicita scelta degli autori, è diverso da quello usuale: non si cerca l’errore ma si evidenzia la resa felice; non si censura il vizio ma si esalta la virtù. In questo, gli autori sconfessano uno degli assunti più invalsi secondo cui una buona traduzione è come una lastra di vetro: la si nota soltanto se ci sono imperfezioni" (dalla Prefazione di Jean-Luc Egger e Giovanni Bruno).
L'italiano dei testi costituzionali. Indagini linguistiche e testuali tra Svizzera e Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2022
pagine: 532
Il volume nasce nell’ambito di una ricerca finanziata dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica intitolata L’italiano istituzionale svizzero: analisi, valutazioni, prospettive, diretta da Angela Ferrari e a cui partecipano anche gli altri due curatori del libro, Letizia Lala e Filippo Pecorari. Il volume raccoglie i risultati di ricerche linguistiche dedicate alla Costituzione svizzera in lingua italiana – di cui finora si sapeva poco o nulla – e alla Costituzione italiana – di cui sono emersi aspetti nuovi, rispetto ai numerosi e consolidati già individuati nei molti lavori precedenti.
Capitoli di storia della punteggiatura italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 528
Il volume, costituito da un insieme di 29 capitoli, si articola in due parti ben distinte. La prima parte comprende i lavori di un gruppo di ricercatori basilesi – Angela Ferrari, Letizia Lala, Fiammetta Longo, Alessandra Monastra, Filippo Pecorari, Benedetta Rosi, Roska Stojmenova Weber – relativi alla storia della punteggiatura italiana, con analisi che riguardano sia la norma sia l'uso. Imperniati attorno all'opposizione tra usi sintattici e usi comunicativi dell'interpunzione, gli interventi sono omogenei dal punto di vista teorico e spaziano dal Cinquecento al primo Novecento. La seconda parte riunisce studi su vari aspetti della punteggiatura che rielaborano le presentazioni proposte nell'ambito di un convegno organizzato a Basilea nel febbraio del 2019 e intitolato "La punteggiatura nella storia della lingua italiana. Norme e usi". Gli autori sono Luisa Amenta, Paola Baratter, Roberta Cella, Rosario Coluccia, Silvia Demartini, Francesca Dovetto, Simone Fornara, Gianluca Frenguelli, Elena Pistolesi, Domenico Proietti, Enrico Roggia, Morena Rosato. Anche in questo caso, si va dal Cinquecento al Novecento e si affrontano tutti i segni interpuntivi.
Quando i processi diventano referenti. L'incapsulazione anaforica tra grammatica e coesione testuale
Filippo Pecorari
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 394
"Questo volume propone uno studio delle caratteristiche linguistiche e testuali dell’incapsulazione anaforica nell’italiano scritto contemporaneo. La principale novità di questo lavoro, sostanziato dallo spoglio di un corpus di testi giornalistici, consiste nella proposta di una nuova definizione dell’incapsulazione anaforica. Tra le caratteristiche del fenomeno, viene qui assegnato un rilievo determinante alla trasformazione di un antecedente sintatticamente complesso, che denota un processo, in un’espressione referenziale. Dal riconoscimento della centralità di questa proprietà discende un allargamento dei confini del fenomeno, che può essere realizzato non solo da sintagmi nominali pieni – le uniche forme considerate finora – ma anche da espressioni lessicalmente vuote, come i pronomi. L’incapsulazione, una volta precisata nei suoi contorni concettuali, è poi esaminata per ciò che riguarda le sue funzioni testuali. L’analisi mette in evidenza la grande versatilità testuale di questo dispositivo di coesione, che – diversamente dalle anafore di tipo canonico – si dimostra in grado di operare ad ampio raggio su diversi livelli di organizzazione del testo."