Libri di Ferruccio Bertini
Medioevo al femminile
Ferruccio Bertini, Franco Cardini, Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, Claudio Leonardi
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2018
pagine: 193
Egeria la pellegrina, Baudonivia la biografa, Dhuoda la madre, Rosvita la poetessa, Trotula il medico, Eloisa l'intellettuale, Ildegarda la profetessa, Caterina la mistica: otto ritratti biografici e letterari tanto più avvincenti perché rappresentativi ciascuno di un diverso itinerario umano e sociale. Mai come in questo volume è stato messo in luce così chiara il molteplice, enigmatico, affascinante volto della donna medievale. Il Medioevo, contrariamente a quanto si crede, fu la prima età storica in cui le donne raggiunsero un notevole grado di emancipazione sociale e culturale e cominciarono a porre le basi di quelle rivendicazioni di parità e uguaglianza che sono ancora oggi oggetto di battaglie dall'esito tutt'altro che scontato.
Interpreti medievali di Fedro
Ferruccio Bertini
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1999
pagine: 200
Il volume si compone di undici saggi nei quali si studia l'influsso esercitato da Fedro sul gran numero di rifacitori medievali in prosa o in versi. La prospettiva si sposta poi sul ruolo svolto dagli animali nella favolistica medievale e nei generi affini alla favola, e sulle nuove prospettive aperte in merito alla questione dal congresso "La favolistica latina in distici elegiaci" (Assisi 1990).
Le commedie: La ragazza di Andro–Quello che castiga se stesso–L'eunuco–Formione–La suocera–I fratelli. Testo latino a fronte
P. Afro Terenzio
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Garzanti
anno edizione: 2006
pagine: XXVII-800
Equilibrio, grazia, misura, raffinatezza: non vi è più nulla in Terenzio della comicità irriverente e plebea di Plauto. Non vuole far ridere, ma sorridere; non ama i chiaroscuri violenti, ma le mezze tinte; non getta i suoi personaggi in pasto al pubblico ludibrio mettendone in risalto gli egoismi e le miserie, ma li pensa capaci di gesti di umanità, convinto che la naturale bontà dell'uomo finisca sempre col trionfare. Per l'attenzione che riserva alla figura femminile, al tema dell'educazione o della famiglia, per l'umana simpatia con cui nelle commedie – ce ne restano sei, rappresentate tra il 165 e il 160 a.C. – mette in scena i casi di giovani e vecchi, senza mai ergersi a giudice, senza mai strizzare l'occhio al pubblico, senza mai negare un tratto di nobiltà nemmeno alla cortigiana e al servo truffaldino, il suo è stato definito un «teatro della humanitas». Ma proprio questa comicità complessa, segnata da un gusto ellenizzante e adatta al pubblico sofisticato della capitale, gli attirò l'ostilità delle platee più popolari negandogli in vita il successo e la fama. Introduzione e traduzioni di Ferruccio Bertini e Vico Faggi Note di Guido Reverdito.
Inusitata verba. Studi di lessicografia latina raccolti da Paolo Gatti e Caterina Mordeglia in occasione del suo 70° compleanno
Ferruccio Bertini
Libro: Libro in brossura
editore: Università degli Studi di Trento
anno edizione: 2011
pagine: 342
Sosia e il doppio nel teatro moderno
Ferruccio Bertini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2010
pagine: 108
"Amphitruo", la prima commedia occidentale di sosia, scambi ed equivoci, è stata rivisitata dal Medioevo ("Geta" di Vitale di Blois, XII secolo) ai giorni nostri, vedi "Los dioses y los cuernos" dello spagnolo Alfonso Sastre (1995) o "Amphitryon". "Tragicomédie en cinq actes" di André Arcellaschi (1996), mentre "Amphitryon" del romanziere messicano Ignacio Padilla è stato composto nel 2000 e poi tradotto in Italia nel 2005 col titolo "Ombre senza nome". In mezzo ci sono le riletture cinque e secentesche di Camòes, di Rotrou e di Molière, nell'ambito di una ininterrotta fortuna che esplode nel XIX e XX secolo. Un capolavoro riconosciuto è "Anfitrione" di von Kleist (1808), testo pressoché drammatico, rispetto a cui risulta lieve ed elegante "Amphitryon 38" di Jean Giraudoux (1929). Rivoluzionaria, la rielaborazione del brasiliano Guilherme Figueiredo: "Um deus dormiu là em casa", Copacabana 1949. Quasi contemporanei i rifacimenti di due commediografi tedesco-orientali: Armin Stolper (nel 1967) e Peter Hacks (nel 1968). "Anfitrido outra vez" del portoghese Augusto Abelaira fu scritto per la televisione nel 1980, mentre "Urna nuvem sohre a cama", opera ancora di un autore portoghese, Norberto Avila, venne rappresentata in teatro a partire dal 1991. Dopo Jean Giraudoux, gli scrittori degli ultimi ottant'anni alterano notevolmente la struttura del mito e toccano anche, oltre la corda comica, tematiche complesse, esistenziali, politiche.
Medioevo al femminile
Ferruccio Bertini, Franco Cardini, Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, Claudio Leonardi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2005
pagine: XXVI-195
Egeria la pellegrina, Baudonivia la biografa, Dhuoda la madre, Rosvita la poetessa, Trorula il medico, Eloisa l'intellettuale, Ildegarda la profetessa, Caterina la mistica: Otto ritratti biografici e letterari tanto più avvincenti in quanto rappresentativi ciascuno di un diverso itinerario umano sociale. Mai come in questo volume è stato messo in luce così chiara il molteplice, enigmatico, affascinante volto della donna medievale.
Dialoghi drammatici. Testo latino a fronte
Rosvita di Gandersheim
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2000
pagine: XXII-313
I drammi di Rosvita, scoperti nel monastero di S. Emmerano a Ratisbona da Conrad Celtis nel 1494, furono pubblicati per la prima volta nel 1501. Tracce della notorietà raggiunta da Rosvita, anche fuori dalla Germania, sono rilevabili nella prima metà del secolo XVI. Poi Rosvita e la sua opera caddero nuovamente nell'oblio, per quasi due secoli. Soltanto nel 1707, infatti, Heinrich Leonard Schurzfleisch pubblicò per la seconda volta le opere di Rosvita. Con testo latino a fronte.