Libri di Federico Pirro
I crimini di guerra dopo l'8 settembre 1943. Il Generale Bellomo liberò Bari dai tedeschi fu fucilato dagli inglesi
Federico Pirro
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Palomar
anno edizione: 2024
pagine: 166
Il 9 settembre 1943 Bari fu occupata dalle truppe naziste che dal Salento stavano risalendo la penisola con il compito di distruggere quanto più possibile. Nel capoluogo pugliese, dopo aver tentato di occupare gli uffici centrali della Posta, si asserragliarono nel porto affondando mezzi e distruggendo strutture. Nonostante l'ambiguità del proclama di Badoglio che, nel comunicare l'avvenuta firma dell'armistizio, non forniva direttive specifiche sull'atteggiamento da assumere nei confronti dei Tedeschi, Il Generale Nicola Bellomo, non ebbe un attimo di esitazione nell'organizzare quello che può, senza alcun dubbio, essere definito il primo episodio della Resistenza. Bellomo, nel suo rapporto denunciò le tante fughe e vigliaccherie degli alti Comandi, ma la vendetta lo colpì strappandogli di dosso le vesti di Liberatore di Bari per sostituirle con quelle di "Criminale di Guerra". Un processo avviato e gestito dal Tribunale Militare Inglese, si concluse con la condanna a morte per fucilazione, sentenza sicuramente scritta altrove, come si evincerà chiaramente dalle pagine che seguono, e zelantemente inflitta!
La mossa del teschio
Federico Pirro
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Radici Future
anno edizione: 2016
pagine: 223
Nella Mossa del teschio Federico Pirro racconta il conflitto tra il protagonista, un uomo comune alla ricerca delle proprie origini attraverso il rapporto con il ricordo del padre e il mondo torbido del malaffare che fra appalti e speculazioni tiene in pugno la città.
I caduti della grande guerra. Dalle fosse comuni ai monumenti
Federico Pirro, Licio Boccadoro
Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2015
pagine: 108
Il 24 maggio del 1915 l'Italia entrava in guerra, nella Prima Guerra Mondiale. Queste pagine ci portano indietro di cento anni, a quell'evento così violento e feroce nello sconvolgere il mondo intero col sangue di milioni di soldati e civili da divenire per la Storia "la Grande Guerra", in molte città ricordata con i Monumenti dedicati ai Caduti. In provincia di Bari sono stati eretti in tutti i centri ad eccezione, per ragioni diverse, di Bitonto, Mola e Noicattaro. Li abbiamo fotografati per riproporli alla sensibilità, alla memoria di eventuali sguardi distratti.
Acciacchi
Federico Pirro
Libro: Libro in brossura
editore: FaLvision Editore
anno edizione: 2015
pagine: 216
"Gli acciacchi della vecchiaia non sono le malattie, ma i rimorsi di una vita." Mimmo non ricordava se questa massima, sgradevole e vera, l'avesse letta in un libro, ascoltata da un film, o se l'avesse elaborata lui stesso, durante la notte, quando gli capitava di svegliarsi all'improvviso. Riprendere sonno non era facile. Per riuscirci si aiutava rimuginando idee d'ogni genere, che nel dormiveglia gli apparivano stimoli fecondi, ma che al risveglio risultavano autentiche banalità.
Le fanciulle di Auschwitz
Federico Pirro
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Il Grillo Editore
anno edizione: 2013
pagine: 80
Uniti per forza 1861-2011
Federico Pirro
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2010
pagine: 192
Quali furono le profonde motivazioni che hanno portato e poi sancito l'Unità dell'Italia? E quali furono le reazioni e gli effetti dei provvedimenti sul territorio e sull'intera popolazione? Di fronte alle odierne minacce scissioniste della Lega e ai molteplici nodi sull'identità italiana, emerge la necessità di scandagliare, attraverso una rivisitazione documentata, il processo che, a partire dal 1861, determinò l'unificazione del mosaico territoriale italiano. Con l'ausilio di una corposa antologia, in questo volume, l'autore ripercorre il secolo e mezzo trascorso, illuminando personaggi, fatti e luoghi dell'identità e rispolverando una ricca ed esaustiva documentazione conservata in armadi con le ante rivolte contro il muro, o troppo frettolosamente riposta negli stessi, come sempre accade, quando vanno preservate comode versioni ufficiali. Una rivisitazione critica di uno squarcio fondamentale della storia del nostro paese che, allo scoccare dei 150 anni serve a tutti, soprattutto ai giovani, per conoscere avvenimenti documentati, indagare e completare ricostruzioni troppo lontane dalle ragioni degli sconfitti.
Grande industria e Mezzogiorno (1996-2007)
Federico Pirro, Angelo Guarini
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2008
pagine: 436
Il laboratorio di Aldo Moro
Federico Pirro
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 1993
pagine: 384
La fame violenta. Il linciaggio delle sorelle Porro
Federico Pirro
Libro: Libro in brossura
editore: Palomar
anno edizione: 2005
pagine: 204
Per i contadini di Terra di Bari la guerra non termina il 25 aprile del 1945, ma continuerà per molti mesi. I nemici ancora da combattere sono la disoccupazione e la fame, armi letali per quegli agrari che si rifiutano di contribuire al processo di ricostruzione, acuendo fino all'estremo un conflitto di classe che il fascismo aveva messo a tacere con la violenza dei mazzieri e dei loro capibanda. Incidenti e lutti sono l'esito di questa polveriera sociale. I "moti" di Andria del marzo del '46 sono il momento più drammatico di questa tragedia con il linciaggio di due sorelle, Luisa e Carolina Porro, proprietarie terriere, trucidate da una folla inferocita e resa disumana da un'ennesima provocazione.
Il generale Bellomo. Liberò Bari dai tedeschi fu fucilato dagli inglesi
Federico Pirro
Libro
editore: Palomar
anno edizione: 2004
pagine: 96
Il 9 settembre '43 Bari fu occupata dalle truppe naziste. Dopo aver tentato di occupare gli uffici centrali della Posta, si asserragliarono nel Porto e presero ad affondare mezzi e ad abbattere strutture. Il generale Bellomo, comandante del presidio militare, non ebbe un attimo di esitazione nell'organizzare quello che può essere definito il primo episodio di Resistenza. Nel suo rapporto denunciò le fughe e vigliaccherie degli alti comandi, ma la vendetta lo colpì strappandogli di dosso le vesti di liberatore per sostituirle con quelle di "criminale di guerra". Un processo gestito dal Tribunale militare inglese si concluse con la condanna a morte per fucilazione, una sentenza sicuramente scritta altrove e zelantemente inflitta.