Libri di Fabio Galluccio
Indagine su Eichmann. Il boia nazista, nel dopoguerra, nascosto per anni in Italia. La storia, i luoghi, i complici
Fabio Galluccio
Libro: Libro in brossura
editore: Oltre Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 140
Il boia nazista, nel dopoguerra, nascosto per anni in Italia. La storia, i luoghi, i complici Articoli, libri, trasmissioni televisive hanno sempre affermato che Adolf Eichmann, subito dopo la guerra sia fuggito in Argentina. Invece per ben quattro e più anni uno dei maggiori responsabili operativi dello sterminio degli ebrei nella Germania nazista visse nascosto e indisturbato in Italia, e precisamente in località dell'Appennino tosco-emiliano, in centri dove maggiore fu lo scontro tra i nazifascisti e i partigiani. A indagare su questa pagina di storia e interessi più o meno criminali che complicità nazionali e internazionali hanno fatto sì che venisse rimossa ci ha pensato Fabio Galluccio con le armi, se non del ricercatore di professione, con quelle di un ostinato democratico amante della verità , dando così vita a un saggio che ha i contorni del giallo, tanti e tali sono i misteri nei quali si è imbattuto e che avvolgono il soggiorno italiano di Eichmann dal 1946 al 1950. L'autore non si sottrae nel denunciare complicità , ragioni di stato e le implicazioni, non secondarie, del Vaticano, con verità finora inedite al cui gioco del silenzio l'autore si è ben guardato di stare.
Settantotto. Comincia l'agonia della prima Repubblica
Fabio Galluccio
Libro: Libro in brossura
editore: Oltre Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 120
Il 1978 fu l'anno dell'assassinio di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta. L'anno delle dimissioni del Presidente della Repubblica Giovanni Leone e dell'elezione di Sandro Pertini, della morte di due papi, dell'omicidio di Peppino Impastato e della P2 e della crisi ai vertici della Banca d'Italia. Fu l'anno del compromesso storico e quello del ritiro dalla scena pubblica di Mina. Fu un anno eccezionale. Così come lo ha vissuto un ragazzo di 24 anni che sentiva la politica come amore e responsabilità verso la polis.