Libri di F. Paoli
La guerra gallica
Markus Schauer
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 212
Negli anni dal '58 al '50 a.C. Caio Giulio Cesare conquistò la Gallia con una terribile guerra, guidato dall'ambizione e dalla ricerca del profitto. Il senato romano si oppose, ma Cesare dimostrò di essere un maestro nella tattica politica e scrisse una raffinata giustificazione indirizzata al pubblico romano: il "De bello gallico". Schauer presenta il contesto storico, grazie anche alle fonti letterarie, in primis il "De bello gallico", e fa luce sulla situazione politica di crisi della fine dell'età repubblicana che ha permesso a carriere come quella di Cesare di emergere. Spiega la genesi delle decisioni di conquista di Cesare, le campagne in Gallia e il trattamento nei confronti della popolazione locale: quasi un genocidio. Il libro si conclude con uno sguardo sulle drammatiche conseguenze della politica di Cesare nei confronti dello stato romano e sulla fama che l'opera letteraria di Cesare ha da 2000 anni.
I verbali di Hitler. Rapporti stenografici di guerra. Volume 1-2
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 1238
Trascrizione fedele delle parole di Hitler nei suoi incontri con i vertici militari del Reich dal dicembre del '42 alla primavera del '45, "I verbali di Hitler" sono un documento di inestimabile valore storico. L'opera non è solo la fonte di informazioni militari e politiche, ma permette al lettore di calarsi nell'atmosfera di una guerra che prima di essere combattuta nei campi di battaglia impegna i gangli del potere. La tragica realtà bellica appare nella sua dimensione umana: fatta di ideali, aspirazioni, intuizioni e genialità come di beghe, ambizioni, pregiudizi e disumanità. Dal testo traspaiono i rapporti conflittuali tra Hitler e i suoi generali, ecco il perché di queste trascrizioni iniziate dopo la grave crisi di sfiducia nei loro confronti, e soprattutto, come sottolinea il generale Mini nell'introduzione, la superiorità politico-strategica del Führer rispetto alle cariche istituzionali della Germania di allora, il suo giocare abilmente con le loro personalità. Il valore di questa edizione sta anche nella rimozione di molti stereotipi: la macchina da guerra tedesca non funzionava perfettamente e le responsabilità oggettive degli stati maggiori militari e di Hitler non vengono indebolite, anzi aumentano.
Attacco a Caporetto
Hans Killian
Libro
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 335
Quando, nella notte del 14 settembre 1917, Hans Killian parte da Strasburgo per la località destinata a divenire uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra, ha la consapevolezza di essere in procinto di vivere un'esperienza particolare. Nel suo diario annota: "Immagino che andremo nel Nord della Francia per una qualche impresa particolare, o forse in Turchia. Deve trattarsi di qualcosa di eccezionale, altrimenti non sarebbe stato mobilitato l'ufficiale di Stato Maggiore della unità bombarde n° 3, tenente colonnello barone von Rossing, con tutto il suo Stato Maggiore, io non sarei stato richiesto come specialista di montagna per impieghi speciali delle bombarde. Con la montagna deve averci a che fare". Giunto presso lo Stato Maggiore della 14a Armata di Below, descrive con dovizia di particolari le ricognizioni preliminari che compie nel settore dell'Alto Isonzo, fino a restituirci, come nessun altro prima, la topografia completa del teatro di battaglia. In seguito ha occasione di partecipare alle riunioni dei più alti ufficiali dell'Armata in vista dell'offensiva e di incontrare tutti i protagonisti - dall'imperatore Carlo all'arciduca Eugenio - di quell'evento. "Attacco o Caporetto" è una vasta galleria di figure e un racconto in cui la memoria personale si innesta su fonti già note, arricchito da un ricco corredo iconografico e da ordini completi di battaglia austro-germanici e italiani alla mezzanotte del 24 ottobre 1917 e un'accurata introduzione di Alessandro Massignani.
I verbali di Hitler. Rapporti stenografici di guerra. Volume 1-2
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 1238
Contiene i due volumi: Rapporti stenografici di guerra 1942-1943, Rapporti stenografici di guerra 1944-1945.
Il grande spazio
Yves Bonnefoy
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2008
pagine: 128
Il Louvre. Attraverso una prosa narrativa articolata in brevi annotazioni e minuti spostamenti psicologici, Yves Bonnefoy ci fa cogliere l'essenza di uno spazio che via via andrà configurandosi sotto i nostri occhi come un luogo dell'anima. In questo lavoro, Bonnefoy ci parla di alcune opere esposte nel museo del Louvre e dei loro autori - tra i quali, Delacroix, Poussin, Georges de la Tour, Vermeer -, affidandosi all'emozione poetica e alla sorpresa del sogno. Lungo un cammino che non ha percorso né traccia - mediante cenni minimi, leggerissime note, appena percettibili, ma determinanti per la meditazione e la memoria - la riflessione si precisa in un'esperienza interpretativa che nulla concede alle categorie conosciute. In queste annotazioni - nate, come indica lo stesso Bonnefoy, "sotto il segno dell'incompiuto, dell'abbozzo, dell'impossibile" - nulla fa pensare al superfluo e all'esornativo. Tale purezza ha il dono di farci vedere le opere in tutta la luminosità del loro senso, in tutta la loro bellezza, che balza su con la forza di una verità. Nel Louvre siamo in quella terra di nessuno che ha alle spalle una visione unitaria del reale e davanti una pluralità impensata di frammenti. Con Bonnefoy ci caliamo in un'atmosfera di ripetuta scoperta, nel flusso di un racconto che si dirama quasi da solo. Guardare equivale ad accelerare il corso delle riflessioni, ritrovare qualcosa che la polvere dei giorni non ha offeso, ma soltanto velato.
Il teatro dei bambini. Testo francese a fronte
Yves Bonnefoy
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2002
pagine: 88
La collezione di disegni Enrico Galluppi. Da raccolta amatoriale a collezione del museo
Libro
editore: Quattroventi
anno edizione: 2001
pagine: 72
I verbali di Hitler. Rapporti stenografici di guerra. Volume 2
Libro
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 1253
I verbali di Hitler. Rapporti stenografici di guerra. Volume 2
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 563
I bosniaci sul fronte italiano 1915-1918
Werner Schachinger
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 242
Un'aura particolare, ancor oggi viva in virtù della tradizione orale, circonda l'unicità dei combattenti bosniaci inquadrati in reggimenti austro-ungarici dopo l'acquisizione della Bosnia-Erzegovina da parte della monarchia danubiana. Al di là degli elementi "leggendari" e di colore, i Bosniaken, divenuti in breve tempo unità d'élite del multietnico esercito che servirono con ineguagliata lealtà e devozione, si segnalarono per il loro ardimento e per la rara tenacia dimostrata nelle circostanze più difficili e per le gesta compiute sul fronte italiano nel primo conflitto mondiale, distinguendosi in special modo nella guerra di montagna. Questo volume fornisce un apporto inedito alla conoscenza di questi reggimenti - etnicamente i più coesi della k.u.k. Armee - che combatterono nella fase crepuscolare della monarchia bicipite.
Prima di Caporetto. La decima e l'undicesima battaglia dell'Isonzo
Gianni Baj-Macario, Anton von Pitreich
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 250
La decima e l'undicesima battaglia dell'Isonzo, le ultime due "spallate" di Cadorna narrate da due testimoni diretti di quei drammatici episodi, da essi seguìti in qualità di ufficiali di Stato Maggiore all'interno di due osservatori privilegiati: il Comando della XXVII Divisione del Generale Badoglio e quello della Isonzo-Armee di Boroevic´. La professionalità dei loro ruoli si riverbera in una prosa asciutta, da "relazione ufficiale": in quella del Baj-Macario, in particolare, percorsa a tratti da valutazioni personali e spunti polemici su fatti e protagonisti, ispirati - non è difficile immaginare - dallo stesso Badoglio, già superiore diretto dell'Autore. L'essenziale narrazione del von Pitreich è arricchita nel finale da pagine cariche di pathos, tratte dal diario di un soldato austriaco che descrive gli estremi, inani sforzi italiani per aver ragione del San Gabriele, il "Monte della Morte", l'ultimo baluardo che sbarrava loro il passo sulla soglia di Gorizia. La sofferta conquista italiana della Bainsizza segnò lo sforzo massimo profuso dai combattenti e dalla Nazione, ormai stanchi della guerra, ma anche gli austro-ungarici, ormai consapevoli che non sarebbero più stati in grado di sostenere da soli una dodicesima spallata, rivolsero un'accorata richiesta di aiuto all'alleato tedesco. Due opposti stati di prostrazione che, come indica il titolo della presente opera, recano in sé i germi di Caporetto.

