Libri di Elio Miccichè
Catania sparita e «ricostruita». Il primo viale
Elio Miccichè, Armando Villani
Libro: Libro in brossura
editore: Kromatoedizioni
anno edizione: 2021
pagine: 188
Il volume Catania sparita e “ricostruita”. Il primo viale è il terzo della serie ed ha come filo conduttore gli orti e i giardini delle aree poco urbanizzate o agricole della città come si presentavano nel corso dell’Ottocento: via Etnea oltre piazza Stesicoro; il triangolo formato da via Androne, via Ficarazzi e le vie Longo e Tomaselli; l’orto di S. Salvatore che darà origine al settore nord del Giardino Bellini, a piazza Roma e a una sezione del viale Regina Margherita. Di via Etnea si approfondisce l’evoluzione dei terreni appartenuti all’Ospedale S. Marco (con sede a Palazzo Tezzano), raccontando degli edifici e di quei proprietari che hanno contribuito ad arricchire la narrazione sul viale. Gli otto capitoli hanno per oggetto: i giardini dietro Palazzo Tezzano; il Palazzo Pisani-Gussio; il primo viale; le due chiese demolite della Mercé e di S. Maria della Concordia; i giardini attorno a Piazza Roma; l’Orto di Ficarazzi; le vicissitudini di Paolo Cantarella Nicolosi e della villa appena costruita, oggi Trigona di Misterbianco; il profilo di Marco Patriarca, proprietario di un pregevole palazzo liberty da oggi non più anonimo.
Catania sparita e «ricostruita»
Elio Miccichè, Armando Villani
Libro: Cartonato
editore: Kromatoedizioni
anno edizione: 2020
pagine: 156
Diverse sono le pubblicazioni che raccolgono vecchie foto di Catania. Alcune riproducono immagini della città comprese fra Ottocento e prima metà del Novecento, altre ne evidenziano i cambiamenti mettendo a confronto, come in uno specchio, l’antico e il moderno. Questo libro, invece, si propone di cogliere il volto sparito della città, ricostruendolo con una successione di immagini d’epoca che offrono, ove possibile, una visione panoramica a tutto tondo. Grazie al lavoro di Armando Villani nella certosina ricerca di foto significative, di cui parecchie inedite, è stato possibile “assemblare” le immagini secondo un criterio che ha permesso a Elio Miccichè di dare vita al passato, sul filo della memoria recuperata attraverso le carte d’archivio. La selezione delle foto ha seguito il criterio di privilegiare la rappresentatività e non la qualità delle immagini. I testi sono accompagnati anche da piante esplicative e da numerosi ritratti. Un sentito ringraziamento va a tutti i lettori di Catania sparita che hanno inviato foto e materiale frutto di loro osservazioni e ricerche.
Catania sparita e «ricostruita». La Carvana
Elio Miccichè, Armando Villani
Libro: Libro in brossura
editore: Kromatoedizioni
anno edizione: 2019
pagine: 164
Quali memorie può risvegliare un’area della città che ha mantenuto connotazioni agricole fino alla prima metà del Novecento e non risulta essere stata teatro di rilevanti fatti torici? Eppure la contrada Carvana, nel suo lento procedere verso irreversibili processi di urbanizzazione, ha molto da dire come proveremo a raccontare dando la parola a coloro che lì son vissuti. Per fare luce sulle sue vestigia bisognava disporre di tre condizioni. Anzitutto la curiosità per il luogo, e chiedersi quali storie si celassero dietro due nomi ricorrenti: quello di Vadalà Papale, trasmesso oralmente senza l’aiuto di cartelli o di toponomastiche stradali, e l’altro di Giuffrida, che viceversa compare nelle carte della città dalla seconda metà dell’Ottocento. In secondo luogo serviva il materiale investigativo. Ci ha pensato Francesco Impallomeni a schiudere le porte dell’archivio di Giuseppe Vadalà Papale; in seguito, come in una reazione a catena, la ricerca si è allargata fra gli eredi di Giuffrida e Bonsignore, per chiudersi con i discendenti dell’imprenditore anglo-catanese Robert Trewhella tramite il prezioso canale di Federico Carnazza.
Catania sparita e «ricostruita»
Elio Miccichè, Armando Villani
Libro: Copertina rigida
anno edizione: 2015
pagine: 156
Una carrellata di immagini fotografiche, di cui diverse inedite, dal 1846 al Novecento per raccontare attraverso documenti d'archivio storie di uomini e di palazzi e vicende urbanistiche che descrivono come è cambiata la città lungo gli assi di via Etnea, via V. Emanuele e via Dusmet.
Giuseppe Perrotta nel centenario della morte (1843-1910)
Elio Miccichè
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2010
pagine: 248
L'esame delle carte d'archivio di Giuseppe Perrotta Musumeci, custodite dal nipote, il compianto prof. Giuseppe Perrotta Coco, ha permesso la ricostruzione delle vicende umane e del cammino artistico del musicista catanese, fino ad oggi affidati alla biografia di Giuseppe Guardione (1911) nata sull'onda emotiva del suicidio dell'artista, e al recente saggio di Francesco Branciforti ed Elisa Ferrata (2003) in occasione del ritrovamento del manoscritto originale della Ouverture per Cavalleria rusticana di Verga, donato alla biblioteca del Conservatorio musicale G. Verdi di Milano dagli eredi milanesi del musicista. Intimo amico di De Roberto, di Verga e di Capuana, Perrotta si avvalse della collaborazione poetica di quest'ultimo per la composizione di romanze da camera. Al momento se ne conoscono otto, composte fra il 1875 e il 1888. Due di esse sono inedite: A Fasma, trovata fra le carte esaminate, e La Luna dal rotondo volto, rintracciata presso il predetto Conservatorio. Un'altra, Aura gentile, fa parte dell'album di romanze "Accanto all'Etna", il cui spartito è in mano agli eredi di Catania...