Libri di E. Ganni (cur.)
Uomini tedeschi
Walter Benjamin
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 186
Lichtenberg, Hölderlin, i fratelli Grimm, Goethe, Kant, Liebig (si, quello dei dadi per il brodo), Brentano, Büchner e un'altra dozzina. Sono il manipolo di intellettuali tedeschi fra Sette e Ottocento scelto da Benjamin per rappresentare, con un'antologia delle loro conversazioni epistolari, il quadro etico, intellettuale e più generalmente antropologico dell'"essere tedeschi". O meglio, di quello che era stato "essere tedeschi". Benjamin pubblicò la prima serie di lettere nel 1931 sulla "Frankfurter Zeitung" quando il nazismo era alle porte. La raccolta in volume usci nel 1936, quando Benjamin era già esule e doveva pubblicare sotto pseudonimo: il senso di contrapposizione di un'altra civiltà tedesca, sobria, appassionata, responsabile rispetto alla retorica e alla violenza del Reich non poteva essere più esplicita.
Opere complete
Walter Benjamin
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 610
Il quinto volume delle "Opere di Walter Benjamin" prosegue cronologicamente il discorso del volume quarto che ricostruiva l'impegno critico del biennio 1930-1931, con l'attività di recensore e saggista e l'ambizione di affermarsi come "le premier critique de la littérature allemande". Il volume raccoglie gli scritti del 1932-33, anni contigui ma nettamente divisi dalla cesura dell'esilio. Nel novembre 1932, infatti, Benjamin era tornato a vivere nella sua Berlino dove oltre all'attività di saggista aveva iniziato la composizione della "Cronaca berlinese" (testo preliminare all'"Infanzia") e di alcuni radiodrammi. Nel marzo del '33 però il clima si fa sempre più teso e inizia il calvario dell'ebreo-tedesco antifascista.
I passages di Parigi
Walter Benjamin
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2000
Questo volume si presenta come una ricostruzione globale di un secolo, l'Ottocento, colto nello specchio di una città come Parigi, e indagato nei suoi elementi apparentemente marginali, quali la moda, il gioco, il collezionismo, la merce, la prostituzione, la figura del flaneur, i passages. Ma il volume è anche la rappresentazione di un sogno di cui la cultura europea ha dovuto destarsi: un risveglio che è poi la crisi dello storicismo e delle ideologie ottocentesche, che approda in queste pagine alla sua forma più risolutiva e radicale.
Infanzia berlinese intorno al millenovecento. Ultima redazione (1938)
Walter Benjamin
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2001
pagine: 142
Chi voglia conoscere la città dove Walter Benjamin è nato ha una miniera tutta particolare cui attingere: "L'Infanzia berlinese", quell'anomala autobiografia più volte rimaneggiata (fra il 1932 e il 1938) sulla base della precedente "Cronaca berlinese" e di articoli apparsi sulla "Frankfurter Zeitung". Al centro della narrazione sta un mondo di immagini, luoghi e oggetti sepolti e ritrovati, attraverso cui la città pare educare il bambino scelto come interlocutore segreto. Nei 32 brani della raccolta, Benjamin ha la pazienza di dare nuovamente voce ai viali, agli stagni, al Giardino zoologico, ai mercati coperti, alla pista di pattinaggio, alla residenza estiva vicino a Potsdam.