Libri di Donatella Martinelli
La «bella petra». Le rime di Dante fra Firenze e Lunigiana
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 172
"La 'bella petra'. Le rime di Dante fra Firenze e Lunigiana" riguarda principalmente un gruppo di rime (le cosiddette “petrose”, perché rivolte a una misteriosa donna di nome Pietra) di datazione difficile e di significato ancora in parte controverso. Certo è che questi versi furono composti da Dante tra Firenze e Lunigiana negli anni difficili dell’esilio, che vedono il poeta soggiornare nei domini dei Malaspina, alla corte, molto importante, a livello culturale e politico, di Moroello. I lavori presentati nel volume intendono tornare su anni di fervore intellettuale e artistico di Dante, caratterizzati da una poesia di grande sperimentazione linguistica e metrica che prepara il terreno alla Commedia. Nonostante il grande lavoro testuale ed esegetico di molti studiosi lo spessore straordinario di questi testi presta ancora ricca materia di ricerca e di studio, e offre l’occasione di misurare, una volta di più, la grandezza del padre fondatore della nostra lingua.
«Fa di saldar le ragion nostre antiche». Nuovi cantieri foscoliani
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2022
pagine: 320
I contributi raccolti in questo fascicolo sono legati a un seminario di studi che si è tenuto all’Università di Parma il 23 aprile 2021. Cinque degli otto studi raccolti sono dedicati ad alcuni degli scritti di Foscolo meno frequentati dalla critica e dai lettori: dalla Chioma di Berenice alla traduzione del Viaggio sentimentale di Sterne; dall’Hypercalypseos liber singularis alla Notizia premessa all’edizione londinese delle Ultime lettere di Jacopo Ortis del 1817; fino ai capitali studi danteschi che si concretano nei due articoli per la «Edinburgh Review» del 1818. Alla presenza di Foscolo nel contesto culturale inglese è poi dedicato il sesto studio di questo numero monografico. Chiudono il volume due contributi su un nuovo catalogo dell’Epistolario foscoliano e sulla ricostruzione delle diverse biblioteche possedute da Foscolo nel corso della sua vita.
Sepolcri-Odi-Sonetti
Ugo Foscolo
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 224
Sullo sfondo del rapido declino della Repubblica Cisalpina e delle promesse libertarie legate alle campagne napoleoniche, le due Odi e i dodici Sonetti foscoliani pubblicati nelle Poesie del 1803 traducono delusione e dissenso in un arduo travaglio di lingua e stile. Ne scaturisce l'inedita proposta di un classicismo eroico, che approda poi alla complessità concettuale e linguistica dei Sepolcri . Nel clima di rinnovata fiducia nella poesia di ispirazione civile, il tema dei sepolcri diventa punto di riferimento per l'intera collettività. Il commento qui proposto offre al lettore, oltre alle chiavi per una comprensione letterale del testo, anche gli strumenti per approfondirne lo spessore semantico e culturale.
Bucoliche e Georgiche di Virgilio. Traduzioni edite e inedite. Testo latino a fronte
Niccolò Tommaseo
Libro: Libro rilegato
editore: Guanda
anno edizione: 2011
pagine: LXIX-700
Se è vero che la traduzione assume un ruolo di rinnovata importanza nella letteratura italiana tra Sette e Ottocento, il ritorno a Virgilio contrassegna la prima stagione romantica: nelle opere del poeta latino si cercano, mentre tramonta l'astro di Omero, le radici di una nuova idea di poesia (capitale la riflessione di Leopardi da un lato, dall'altro di Manzoni). In questo contesto l'esperienza del Tommaseo assume un ruolo di grande rilievo. Su Virgilio si fonda il primo grande commento dantesco (1837) che segna, con il minuto censimento delle fonti, la riscoperta dell'?autore' di Dante; echi del poeta latino percorrono la prosa diFede e bellezza (1840); riscontri puntuali s'insinuano nelle note aiCanti popolari toscani, corsi, illirici, greci (1841-42), documentando l'incontro di tradizione popolare e di poesia d'arte. Nel grandeDizionario della lingua italiana (1861-74) il poeta latino assume poi (per autorità e numero di citazioni) il ruolo di padre fondatore: modello di una lingua vocata alle vette liriche non meno che alle infinite sfumature dell'uso familiare e parlato (si spiega come l'impresa lessicografica fosse accompagnata e affiancata da un lavorio incessante di traduzione, specie dall' Eneide). La scoperta poetica di un Virgilio? Italiano parte dunque dalle laudes Italiae delle Scintille (1841) e si svolge coerentemente, per approfondite ragioni storiche e culturali, sino agli anni più tardi, trovando nel saggio Concetto storico, civile e morale della poesia di Virgilio, del 1871 (posto in Appendice) la sua sintesi più ricca. Le traduzioni ci trasmettono la voce del poeta latino in una interpretazione di grande suggestione poetica; introduzione e note ci consentono di leggere le ragioni critiche, storiche e linguistiche di questo singolare abito romantico-risorgimentale del poeta mantovano. Per la prima volta vengono raccolti gli esperimenti editi e inediti di Bucoliche e Georgiche: ripercorrendone la storia si entra nell'officina di un grande scrittore dell'Ottocento, nonché autore di un Dizionario che resta, «fra tanti monumenti per lo più orridi sorti in quegli anni, senza dubbio il più valido, forse il solo pienamente degno, che l'Italia abbia eretto alla sua unità» (G. Folena)