Libri di Domenico Balestrieri
Lagrime in morte di un gatto
Domenico Balestrieri
Libro: Libro in brossura
editore: Otto/Novecento
anno edizione: 2018
pagine: 380
Questa rara antologia raccoglie poemi di Domenico Balestrieri — fecondo autore di versi italiani e dialettali — e altri 80 autori che aderirono alla sua iniziativa scherzosamente parodica ispirata alla morte del proprio gatto. Di fatto, si tratta della prima opera, nella nostra letteratura, dedicata esclusivamente a un felino.
La Gerusalemme liberata travestita in lingua milanese. Testo milanese e italiano
Domenico Balestrieri
Libro: Libro rilegato
editore: Guanda
anno edizione: 2018
pagine: CXLI-1488
Nell'ambito delle traduzioni dialettali di classici italiani, latini e greci, il primato spetta alla «Gerusalemme Liberata» di Torquato Tasso, che già nel Seicento fu tradotta integralmente in quattro dialetti: bolognese (1628), bergamasco (1670), napoletano (1689), veneziano (1693); nel 1737 si aggiunge il calabrese e nel 1755 il genovese. Traduzione significava in realtà «travestimento», cioè trasposizione su un registro comico-realistico: la trama del poema restava invariata, ma lo stile subiva un abbassamento, con l'obiettivo di un rovesciamento deformante e parodico dell'originale. Domenico Balestrieri avvia la versione milanese nel 1743, in coincidenza con la rinascita a Milano dell'Accademia dei Trasformati, di cui fu tra i rifondatori; la porterà a termine nel 1758 e la pubblicherà nel 1772 col patrocinio di Carlo de Firmian, ministro plenipotenziario della Lombardia austriaca. Nella sua «Gerusalemme» il registro giocoso e comicizzante è prevalente, ma non uniforme, e vi è spazio anche per il serio e il patetico; essa costituisce l'esito più alto nella tradizione dei travestimenti dialettali, dei quali il Balestrieri rinnova e aggiorna lo statuto stilistico alla luce di una raffinata sensibilità poetica.
Rime Milanesi per l'Accademia dei trasformati
Domenico Balestrieri
Libro
editore: Guanda
anno edizione: 2001
pagine: CXXXII-540
Sessanta testi in dialetto milanese in vario metro, che si ispirano alla realtà minuta della vita cittadina del Settecento per offrirsi al divertimento e alla riflessione del lettore. Quadretti di interni, luoghi urbani, caricature e schizzi di ambienti, persino ricette sono occasioni per porre in luce lo spaccato di una società improntata a un'etica dell'impegno civile, necessaria premessa delle imprese illuministiche. Nobili annoiati, astuti borghesi, saggi popolani sono le figure di queste "pitture dal vivo".