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Libri di Deborah Toschi

Il corpo nello spettro. Visualizzazioni somatiche e medical imaging

Il corpo nello spettro. Visualizzazioni somatiche e medical imaging

Lorenzo Donghi, Deborah Toschi

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2024

pagine: 208

Nel contemporaneo il visuale si delinea sempre più come un orizzonte in continua espansione, anche grazie al costante proliferare di nuovi device e avanzate tecniche di imaging. Comprendere come si articola il processo di costruzione culturale della visione – sia in riferimento alle tecnologie impiegate, sia in merito alla ricezione e all’interpretazione delle immagini prodotte – è divenuto così un obiettivo di ricerca cruciale nel campo delle teorie visuali. Il presente studio si muove in questa direzione, adottando uno sguardo inedito e dedicando attenzione a quei processi di reificazione dell’immaginario medico-scientifico che sostituiscono le tradizionali forme della visione ottica con nuove forme di visualizzazione postottica del corpo. La struttura del volume consta di un’introduzione generale e di quattro capitoli dedicati ad altrettante configurazioni di medical imaging somatico ottenibili in bande di spettro elettromagnetico (e acustico) estranee alla luce visibile. Prefazione di Federica Villa.
20,00

Al presente. Segni, immagini, rappresentazioni della memoria

Al presente. Segni, immagini, rappresentazioni della memoria

Libro: Libro in brossura

editore: Pavia University Press

anno edizione: 2017

pagine: 168

"Al presente", prende il titolo dall'omonimo lavoro di Danio Manfredini, uno spettacolo teatrale del 1997. Il volume raccoglie una serie di studi dedicati alle differenti modalità con cui la memoria si delinea nel quadro dell’odierno scenario audiovisivo, performativo e mediale. Nella prima parte (a cura di Deborah Toschi), tramite specifici studi di caso che ineriscono a un ampio ventaglio di traiettorie artistiche, sono dunque indagate la gestualità, le performance, le strategie di rappresentazione e i dispositivi impiegati per dare forma ad alcune pratiche memoriali emblematiche del contemporaneo; nella seconda parte (a cura di Lorenzo Donghi), attraverso la valorizzazione dei dialoghi aperti tra i keynote artists e i discussants che vi hanno preso parte, si cerca invece di restituire l’esperienza dell’International Summer School "La cura della memoria". Il contributo delle arti visive e performative alla custodia del sé, organizzata dal Centro studi Self Media Lab presso l’Università degli studi di Pavia tra il 25 e il 29 settembre 2017.
20,00

La ragazza del cinematografo. Mary Pickford e la costruzione della diva internazionale

La ragazza del cinematografo. Mary Pickford e la costruzione della diva internazionale

Deborah Toschi

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2016

pagine: 260

Quali sono le pratiche di costruzione e comunicazione del divo? Qual è l'impatto del divismo americano nel contesto europeo e italiano degli albori? Dall'attore al divo, dall'America all'Europa, uno dei primi testi che si interroga sull'immagine divistica in relazione al processi di promozione e vendita del film negli anni Dieci e Venti. Attraverso uno studio di caso esemplare, Mary Pickford, il libro ci guida attraverso la costruzione di un modello divistico sfaccettato e complesso, che impara strategicamente a rivolgersi a target molto differenti e quindi a pubblici geograficamente distanti in contesti stranieri. Dopo aver indagato il ruolo sempre più cruciale del divo nel processi di promozione e distribuzione della pellicola nel nascente scenario industriale hollywoodiano, la ricerca affronta la colonizzazione dei mercati stranieri, con particolare attenzione all'Europa e all'Italia. Da un lato si analizza il necessario smussamente dell'immagine del divo internazionale, dall'altro si indagano i processi di recezione e appropriazione degli spettatori europei e la trasformazione indelebile impressa dall'arrivo delle stelle americane nel vecchio continente.
22,00

Il paesaggio rurale. Cinema e cultura contadina nell'Italia fascista

Il paesaggio rurale. Cinema e cultura contadina nell'Italia fascista

Deborah Toschi

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2009

pagine: 220

Come il cinema è penetrato nel territorio rurale italiano? Quali immagini di questo ambiente, sottoposto al cambiamento e al rischio di estinzione, sono state fissate dai film degli anni Trenta? Attraverso un percorso interno alla storia del cinema, ma aperto al confronto con la storia sociale e culturale dell'Italia tra le due guerre, il volume riscopre un paesaggio da tempo negato. Lo fa ripercorrendo il dibattito sulla rappresentazione del paesaggio nel cinema ospitato sulle principali riviste di settore, interrogandosi sulle modalità di rappresentazione del territorio rurale operate dai film e ricostruendo le principali direttrici della cinematografia rurale. Il lavoro svela come il cinema definisce la propria specificità in relazione alle pratiche educative e agli strumenti di proiezione dispiegati (film, proiezioni luminose, filminox). L'analisi di questa proposta non può prescindere dalla propaganda del regime fascista che fa del territorio rurale un veicolo di italianità e lo trasforma nel simbolo di una modernizzazione negoziata, spettacolare ma scarsamente problematica.
18,00

Isabelle Huppert. La seduzione ambigua

Isabelle Huppert. La seduzione ambigua

Deborah Toschi

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2010

pagine: 224

Intelligente e sofisticata, fredda e appassionata, tragica e multiforme, sono solo alcuni degli aggettivi utilizzati per descrivere il talento naturale e la ricercata arte di Isabelle Huppert, raffinata e straordinaria interprete del cinema e del teatro francese, conosciuta e apprezzata a livello internazionale. Il volume propone una lettura critica della figura attoriale di questa coraggiosa artista che ha saputo trasformare sagacemente la propria immagine e incarnare modelli femminili di volta in volta fragili, dolorosi, scomodi, sconvolgenti, ambigui, assolutamente atipici. Ripercorrendo sinteticamente la ricca e ancora incompleta filmografia esistente e analizzando la ricezione da parte della critica italiana e francese, si dà conto delle importanti collaborazioni con cineasti del calibro di Cimino, Ferreri, Godard, Haneke, Pialat, Schroeter, Tavernier e molti altri che ricorrono al fascino impenetrabile dell'attrice plasmando personaggi che si imprimono indelebili nella memoria dello spettatore. Ma sono le pellicole di Chabrol che fissano i gesti, i "tropismi", le intuizioni più felici che la Huppert matura e vive sulla propria pelle, sul volto intenso, nel fisico asciutto. Perché la straordinaria capacità di questa attrice, come suggerisce Elfriede Jelinek, è che non si limita a rappresentare, ma "è".
16,00

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