Libri di Dario Canino
Il paesaggio edificato. Adattamenti, imprevisti, strategie e soluzioni costruttive nel mondo antico
Libro: Libro in brossura
editore: Quasar
anno edizione: 2024
pagine: 136
Un comune denominatore di tutti gli insediamenti antichi è il legame e l'interdipendenza con la geografia fisica, al punto di condizionare la localizzazione, l'organizzazione, la pianificazione e la sopravvivenza di qualsiasi progetto architettonico o urbanistico. Il volume è dedicato all'approfondimento di casi di studio, edifici, spazi architettonici e città, distribuiti in un'ampia cornice cronologica e geografica dal Mediterraneo occidentale alla Mesoamerica. I contesti presentai sono caratterizzati da un'intensa antropizzazione dell'ambiente naturale, ma allo stesso tempo mostrano la profonda impronta che l'ambiente stesso ha lasciato sul carattere delle società che lo hanno abitato.
Fora Italiae et Hispaniae. Definizione e uso degli spazi forensi fino all’età giulio-claudia
Dario Canino
Libro: Libro in brossura
editore: Scienze e Lettere
anno edizione: 2022
pagine: 720
Lo scopo di questo volume è quello di fornire una conoscenza più approfondita dei complessi forensi: delle loro fasi edilizie, della loro evoluzione, delle loro funzioni e delle architetture più significative che si trovano al loro interno. Si è scelto di analizzare una selezione di città fondate sia nella penisola italiana sia nelle province della penisola iberica, in modo che si potesse beneficiare di un ampio e vario terreno di confronto. Lo spazio forense è stato analizzato tenendo in considerazione tutti gli elementi socio-politici caratterizzanti e tutte le peculiarità locali presenti in ogni realtà urbana. I diversi insediamenti romani, infatti, presentano caratteristiche piuttosto eterogenee, che sono dovute anche ai differenti tempi e modi con cui si è svolta la penetrazione romana, partendo dal centro Italia e poi progressivamente anche nel resto della penisola e nelle aree provinciali. Nonostante tali differenze, è possibile trovare degli interessanti punti in comune nelle scelte urbanistiche e di progettazione intraprese dai costruttori romani. Sin dall’inizio, lo spazio forense si caratterizza per la varietà di funzioni che può ospitare, una peculiarità che lo distingue non solo come eminente realtà di valore architettonico ma che gli fornisce anche un grande valore antropologico, in quanto fulcro delle attività politiche e sociali di ciascuna comunità. Il foro prende forma in base alle esigenze della città in quel determinato momento in cui esiste, configurandosi come un’entità, di certo caratterizzata da una variabile forma di monumentalità, pronta ad adattarsi a ciò di cui i suoi fruitori hanno bisogno e a esprimere ciò che i suoi costruttori, intesi come finanziatori, intendono comunicare. Ogni foro, dunque, possiede una conformazione unica, la cui analisi può rivelare le intenzioni dei progettisti che lo hanno costruito e numerose altre informazioni inerenti le condizioni politiche, sociali ed economiche di ogni città.

