Libri di Daniele Coltrinari
A Lisbona non è mai lunedì
Libro: Libro in brossura
editore: Tuga Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 184
Nove autori, nove racconti, nove giornate lisbonesi attraverso i quartieri, le strade, i vicoli di una città tanto bella quanto sfuggente. Un deliberato atto d’amore, schietto, genuino, appassionato nei confronti di una realtà affascinante e misteriosa che non finisce mai di attrarre e sorprendere. Una carrellata di storie e personaggi lunga una settimana, la settimana portoghese. Anzi di più. Un racconto al giorno, da domingo a sábado, passando per la segunda-feira, la terça-feira e via dicendo, con l’aggiunta di due giornate importanti e particolari: il 13 giugno e il 25 aprile. Ecco che cos’è, in sintesi, la presente raccolta A Lisbona non è mai lunedì. E senza la pretesa di stupire o di aggiungere altro a quanto non sia stato già ampiamente scritto in passato. Ma con un unico obiettivo: quello di far smarrire per un attimo il lettore nelle suggestive atmosfere cittadine. Perché, ci piaccia o meno, Lisbona non si può spiegare; Lisbona si può solo raccontare. E allora, buon viaggio!
C'era una volta in Portogallo
Daniele Coltrinari, Luca Onesti
Libro: Copertina morbida
editore: Tuga Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 160
Lisbona è un'assurda speranza
Daniele Coltrinari
Libro: Libro in brossura
editore: Scatole Parlanti
anno edizione: 2021
pagine: 92
È possibile trasferirsi in una città straniera alla soglia dei quarant'anni per trovare la felicità? Lisbona, con il suo sole scintillante, il cielo terso e immenso, un fiume così grande che sembra un mare e le notti alcoliche nei locali, fa credere che sì, il sogno può avverarsi. Ma col passare del tempo, la capitale lusitana diviene sempre più turistica, perdendo i connotati di "miglior rifugio possibile". Il protagonista capisce che è giunta l'ora di tornare in Italia per affrontare i propri fantasmi, mentre a Lisbona i suoi luoghi del cuore sono destinati a lasciar spazio all'invadenza degli hotel di lusso. "Mudanças" – cambiamenti – sembrano demolire le speranze e le utopie degli amici, e non tutti decidono di restare. Lisbona viene dipinta nei suoi tratti onirici e musicali, libertari e multiculturali, senza dimenticare di contrasto le sfumature razziste, classiste e conservatrici. Una storia ambientata in epoca prepandemica e con un possibile scenario postpandemico, in una "cidade" che nonostante tutto riesce a mantenere il fascino e l'antico splendore quel tanto che basta per regalare dolci illusioni a chiunque passi di lì, carezzato dalla "brisa do oceano".