Libri di Claudio Guidi
Federico il grande. Volume Vol. 3
Claudio Guidi
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2025
pagine: 450
Federico il grande. Volume Vol. 2
Claudio Guidi
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2024
pagine: 450
La vera storia della DDR. Dalla nascita alla colonizzazione
Claudio Guidi
Libro
editore: farsiunlibro.it
anno edizione: 2024
pagine: 600
Luigi XV. Un regno nel segno della libidine
Claudio Guidi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2022
pagine: 549
Succeduto al bisnonno Luigi XIV nel 1715 a soli 5 anni, quando Luigi XV sale sul trono al raggiungimento della maggiore età, fissata allora per un re a 14 anni, viene salutato dal popolo francese come il Bien-Aimé. Non gli ci vorrà poi molto per diventare un Mal-Aimé, che dopo la morte per vaiolo nel 1774 verrà sepolto alla chetichella per evitare al suo cadavere gli oltraggi del popolo parigino. Assai bello, buono d'animo, intelligente, colto, con una sincera passione per le scienze, ma timido, malinconico, introverso, irresoluto, indolente, perennemente annoiato e senza alcuna voglia di governare, sarà vittima della sua tentazione più irresistibile, la lussuria. Quando non potrà più soddisfarlo sessualmente a causa della leucorrea di cui soffre, Mme de Pompadour si trasforma nella sua mezzana e per soddisfarne gli insaziabili appetiti sessuali gli procura una giovane amante dopo l'altra, per qualche giorno o per qualche mese. Sono forse centinaia le ragazze, spesso poco più che bambine, transitate nel famigerato Parc-aux-Cedi accanto alla reggia di Versailles, alle quali insegna anche a pregare, prima di rapirne la verginità. Incostante nella scelta dei ministri, quasi sempre mediocri, lascia che a dirigere la politica del governo sia per vent'anni la Pompadour, che con la scelta scellerata di allearsi all'Austria e dichiarare guerra alla Prussia causa la rovina dalla quale la Francia non si rialzerà più. Umiliata da Federico il Grande nella Guerra dei Sette Anni, nel 1763 la Francia si vede strappare il Canada, l'India e lascia così l'Inghilterra padrona dei mari e del mondo. Sotto il suo regno non tutto va male, la Francia registra un grande sviluppo economico e vede nascere, pur se odiato dal suo sovrano, il movimento enciclopedista, che con d'Alembert, Diderot e Voltaire le assicurerà nei secoli il ruolo di faro dell'umanità. Per l'abate Galiani, "Luigi XV era un brav'uomo, che ha fatto più controvoglia che poteva il mestiere più brutto del mondo, quello di re". A finire sulla ghigliottina è l'ultima favorita, Mme du Barry, che prima di farsi tagliare la testa supplica inutilmente: ancora un minuto, per favore, signor boia.
Voltaire in salsa amorosa. Attrici facili e infedeli, un'erudita insaziabile, una nipote avida e ingrata
Claudio Guidi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 413
Nel sesto volume del suo monumentale lavoro di riscoperta del Settecento francese l'autore affronta i complessi rapporti della vita privata di Voltaire, da quello con le donne che ha amato al conflittuale sodalizio intellettuale e umano con Federico il Grande. Da "cornuto contento" il patriarca di Ferney passa dalle braccia di attrici dal cuore volubile a quelle di Mme du Chàtelet, che lo tradisce con uguale regolarità e non esita a mostrarsi nuda davanti al suo lacchè. Con un linguaggio punteggiato da un turpiloquio spesso scioccante, Voltaire non esita a richiamare a Parigi un grande libertino suo amico, con la promessa che ad attenderlo ci sono "fiche giovani e culi sodi". Si mette poi a convivere maritalmente con la nipote, informandola con bollenti lettere in italiano che "mio catzo, mio cuore sono innamorati di voi. Baccio il vostro gentil culo". Non trascura tuttavia di fare lo speculatore e di arricchirsi in modo prodigioso, anche con le azioni di chi fa la tratta degli schiavi. Dopo averlo accolto per tre anni alla sua corte, il re di Prussia continua ad ammirare la sua genialità, ma ne disprezza il lato umano definendolo "maligno come una scimmia", "uno scimpanzé che merita solo la frusta" e "il più grande scellerato dell'universo", prima di chiedersi cosa si possa fare per "rendere Voltaire meno filibustiere". La ricetta che consiglia è di "non litigare mai con i poeti e stare sempre alla larga dalle puttane". Il volume rivela anche l'aspetto inedito di Voltaire filantropo, che a Ferney accoglie gli ugonotti in fuga dalla Francia e per loro mette in piedi una fabbrica di orologi con i quali invade l'Europa. Una delle tante clamorose scoperte riguarda la sua triste fine, abbandonato nelle mani di due sordide megere, con il risultato che Voltaire decide di suicidarsi, lasciandosi morire di fame.
Perché nulla vada perduto. Il nostro percorso dalla memoria alla speranza
Claudio Guidi
Libro: Libro in brossura
editore: Bandecchi & Vivaldi
anno edizione: 2019
pagine: 264
Un libro scritto da un credente pontederese, Claudio Guidi, che racconta la vita operosa del Parroco Don Enzo Lucchesini e con il ricavato ha sostenuto i progetti dell'associazione "Amici di Valeria" e il progetto desiderio di Suor Ilaria Meoli.
Le donne all'ombra dell'Encyclopédie. D'Alembert, Diderot, Helvétius e Rousseau: come complicarsi la vita familiare
Claudio Guidi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2019
pagine: 420
Nel quinto volume della sua saga dedicata al Settecento francese, l'autore porta alla ribalta il ruolo delle donne legate a quattro dei suoi grandi protagonisti. Una delle rivelazioni più sensazionali e inedite è la scoperta del probabile padre di D'Alembert, definito da Voltaire "uno sverginatore di pulzelle", che va "riempiendo di cornuti le campagne fiamminghe e genera bastardi ovunque", mentre la madre snaturata che lo abbandona appena nato, Mme de Tencin, non esiterà a infilarsi nel letto dei personaggi di più alto rango e aiuterà Mme de Pompadour a entrare in quello di Luigi XV. Un'altra protagonista del volume è Thérèse Levasseur, la lavandaia che Rousseau si prende per compagna, ma che trascurata sessualmente non esiterà a dare sfogo alle sue insopprimibili brame erotiche con un giovane inglese, al quale concede di essere "un amante vigoroso, ma quello che vi manca è l'arte. Provvederò io a darvi la prima lezione", con tutto quello che di pruriginoso segue, prima di passare a far di nuovo becco Jean-Jacques addirittura con un frate. A rendere infernale la vita familiare di Diderot provvede invece la bisbetica moglie Nanette, per la quale "inveire era diventata un'abitudine", cosa che indurrà il direttore dell'Encyclopédie a definirla "un mostro" e a maledire senza scampo l'istituzione del matrimonio. Di una pasta ben diversa è la bella moglie del filosofo Helvétius, che da precoce vedova saprà resistere gagliardamente agli assalti dell'attempato, ma sempre molto arzillo, Benjamin Franklin, che anche dalla lontana America continuerà ad "amarla più che mai". Nel volume non manca nemmeno, tra le altre numerose e clamorose rivelazioni, quella di un articolo scritto poco prima di morire da Voltaire, nel quale viene ridicolizzato uno dei principali artefici della rivoluzione francese, Jean-Paul Marat, definito "un Arlecchino che fa capriole per divertire la platea", un'affermazione che, se non fosse morto per tempo, sotto il Terrore gli sarebbe costata il collo.
Il secolo bello. Il sogno umanitario del settecento francese
Claudio Guidi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2015
pagine: 276
Nel primo dei tre volumi dedicati al movimento enciclopedista francese vengono esaminati in maniera originalissima, sulla base di documenti rimasti finora sepolti negli archivi, gli sforzi, i dibattiti, le polemiche, le persecuzioni dei principali protagonisti del tentativo intellettuale più colossale della storia di dare per la prima volta dignità al genere umano. Oltre che attraverso ampi stralci tuttora inediti in Italia delle loro opere meno famose, i "philosophes" francesi parlano in prima persona, in maniera affascinante e senza pudori, attraverso gli sterminati epistolari che hanno scambiato tra di loro e con i due massimi governanti illuminati dell'epoca, Federico II di Prussia e Caterina II di Russia. Ne emerge un quadro avvincente ed entusiasmante, in particolare sul modo in cui i massimi intellettuali di quel periodo tentano di indurre i sovrani assoluti loro confidenti a modernizzare e rendere più umano e socialmente più giusto l'esercizio del loro potere. E sull'uso spregiudicato che Federico e Caterina fanno del sostegno aperto ricevuto dagli enciclopedisti parigini guidati da Voltaire, un espediente con il quale cercano di far mettere in ombra gli aspetti più brutali e aggressivi della loro condotta politica.
La società umana
Claudio Guidi
Libro: Libro in brossura
editore: Prospettiva
anno edizione: 2013
pagine: 120
Democrazia. Un orizzonte insuperabile?
Dario Renzi, Claudio Guidi
Libro: Libro in brossura
editore: Prospettiva
anno edizione: 2003
pagine: 117
Che cosa c'entra la guerra con la democrazia? La democrazia è o non è la migliore soluzione possibile? Bisogna migliorarla o superarla? A questi e altri interrogativi risponde Dario Renzi in questo libro-intervista a cura di Claudio Guidi.
Federico il grande
Claudio Guidi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2023
pagine: 474
Le follie libertine della Reggenza. Orge, bagordi e dissolutezze a Parigi e Versailles
Claudio Guidi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2017
pagine: 362
Nel quarto volume dedicato al Settecento francese, dopo "Il secolo bello", "Maledetta rivoluzione" e "La fabbrica dell'ateismo", l'autore porta alla ribalta, con una quantità impressionante di materiale ancora inedito, una lunga galleria di personaggi affascinanti, descrivendone tutti gli stravizi e le dissolutezze di ogni tipo che ne hanno caratterizzato l'esistenza. Con la pratica costante di un libertinaggio sfrenato e debordante, che vede giganteggiare il reggente Philippe II d'Orléans, ad essere ugualmente presentate per la prima volta al lettore italiano sono le numerose figure femminili che lo hanno attorniato e accompagnato in una deboscia spesso scatenata. In mezzo a questo caravanserraglio della depravazione emerge la titanica figura della madre del reggente e cognata di Luigi XIV, la virtuosissima e caustica principessa Palatina, Liselotte von der Pfalz, che nelle sessantamila lettere da lei scritte svela nel corso di mezzo secolo tutti i retroscena meno decorosi, più spesso ridicoli, divertenti e anche inconfessabili della corte di Versailles, con un linguaggio a volte così scatologico da superare quello ritenuto fino ad allora inarrivabile di Rabelais, che viene presentato per la prima volta nella sua cruda integralità. Nel volume non manca nemmeno la descrizione accurata delle barbare pulizie etniche compiute dal Re Sole nel Palatinato, patria della sua umanamente e intellettualmente tanto superiore cognata. In una Reggenza scombussolata dai dissesti finanziari prodotti da John Law, che fanno spesso e brutalmente rovesciare come un guanto non pochi rapporti sociali, in mezzo a principesse e altre nobildonne con una rivendicata vocazione al meretricio si aggira anche il giovane Voltaire, entusiasta frequentatore di un elegante bordello, la cui audacia intellettuale e i ripetuti sberleffi verso una nobiltà meschina e arrogante, oltre ad assicurargli un paio di soggiorni alla Bastiglia, gli regalano anche parecchie e solenni bastonature.