Libri di Christian Sciatt
Quattordici giorni. Un viaggio all'interno del sistema
Christian Sciatt
Libro: Libro in brossura
editore: Echos Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 140
Un medico alla fine dei suoi giorni, una lungodegenza che lo racchiude come una prigione e il desiderio di lasciare un ricordo di sé. Con questi ingredienti, in quattordici giorni, viene raccontata una vita. Si parte dai sogni di un ragazzo per arrivare agli anni passati in università, dal primo timido approccio al paziente alla sicurezza con cui impugna il bisturi, dall'amare il proprio lavoro a doversene difendere. Un libro per tutti, ma che ogni studente di medicina, specializzando e medico dovrebbe leggere.
Se mi addormento muoio
Christian Sciatt
Libro: Libro in brossura
editore: Echos Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 168
Può una semplice frase diventare un’ossessione tale da indurti a vivere ogni attimo come se fosse l’ultimo? Una vita ormai alla deriva, una misteriosa clessidra che scandisce il tempo, un’inquietante presenza avvolta in un nero manto sono gli ingredienti del romanzo di Christian Sciatt. Domande senza risposta e false certezze si rincorrono in un viaggio fortemente introspettivo che vi coinvolgerà a un livello tale da fondervi con il protagonista e, attraverso le sue esperienze, condurvi alla riscoperta del vero senso della vita.
Quattordici giorni. Un viaggio all'interno del sistema
Christian Sciatt
Libro: Libro in brossura
editore: Echos Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 114
Bastano dei ricordi, un foglio di carta e una matita per cambiare prospettiva. Ed ecco che il chirurgo diventa un manovale pieno si sé, la morte una scocciatura di fogli da compilare, l'ambulatorio una catena di montaggio, la sala operatoria una macelleria di carne umana, il paziente un numero da dimettere al più presto evitando possibilmente un coinvolgimento legale. La medicina smitizzata, enucleata del suo aspetto vocazionale. Il paziente visto dalla parte del medico disilluso, stufo di dover visitare malati immaginari e spazientito nel vedersi attorno più amministrativi che colleghi. Non è tutto nero però. C'è spazio per momenti divertenti, per l'amicizia e per l'amore. La solitudine fa da sfondo a questa carrellata di ricordi, scritti da un vecchio murato vivo in quello che ora chiamano "lungodegenza" ma che non è altro che la sala d'aspetto della morte.