Libri di Chiara Pompa
I codici della moda. La ricerca negli ArchiviMazzini
Libro: Libro rilegato
editore: Moebius
anno edizione: 2025
pagine: 160
Gli archivi di moda sono luoghi speciali, dove il tempo si cristallizza e ogni oggetto racconta una storia. Non solo raccolte di abiti, ma strumenti di ricerca, di ispirazione, di comprensione delle estetiche passate e delle visioni future. Questo volume apre una finestra su quel mondo affascinante e spesso invisibile: il dietro le quinte della progettazione di moda, dove ogni tessuto, ogni dettaglio, ogni taglio diventa materia viva per il pensiero creativo. Non un manuale tecnico, ma un percorso che intreccia racconti, riflessioni e un ricco apparato iconografico per restituire il fascino di un patrimonio in continuo dialogo con il presente. Gli ArchiviMazzini - nati alla fine degli anni Settanta dalla visione di Attilio Mazzini - rappresentano oggi una delle più vaste collezioni di moda in Europa con oltre 400.000 capi e accessori che raccontano la storia della moda dal Novecento a oggi. Frutto di una ricerca appassionata e di un approccio pionieristico, gli ArchiviMazzini sono diventati un punto di riferimento per designer, studiosi e appassionati di tutto il mondo.
Trasparenze radicali. Fotografia e pratiche estetiche alle soglie del nuovo millennio
Chiara Pompa
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2021
pagine: 168
Il volume analizza il contributo che la fotografia ha apportato all'affermazione della cultura della visibilità peculiare della cosiddetta società trasparente, accelerata dalla nascita del web e impostasi capillarmente alle soglie del terzo millennio. In particolare, l'autrice pone in luce il singolare profilarsi nel corso degli ultimi decenni di un crossover, per molti versi inedito, della pratica fotografica nei campi sempre più osmotici delle arti visive, della moda e dei social media. Privilegiando la dimensione esperienziale e partecipativa del medium e mettendo in atto una modalità di racconto in prima persona e in tono diaristico, tali pratiche sembrano rispondere a quell'istanza allo svelamento e all'esposizione totale della sfera privata, ravvisata da Jean Baudrillard quale tratto distintivo della società attuale. In questo senso, la nozione di nuova oscenità — ovvero l'oscenità del visibile, del troppo visibile, del più visibile del visibile teorizzata dal filosofo francese — viene assurta a strumento euristico chiamato a mappare e inquadrare gli esiti della Snapshot Culture nell'era digitale.

