Libri di Carlo A. Galimberti
Creare governare dirigere. Evocazioni antiche per un paese che risorge
Marco Grazioli, Carlo A. Galimberti
Libro: Copertina morbida
editore: Alinari IDEA
anno edizione: 2015
pagine: 270
"Da 10 anni lavoriamo insieme. Questo libro raccoglie e organizza le riflessioni che abbiamo prodotto e offerto in questo periodo a team di vertice di quasi 100 aziende italiane e non. Tutto ebbe inizio nel corso di un incontro a cena durante il quale discutemmo di come, sia nel management sia nell'arte, stesse prevalendo un'idea tra il romantico e il messianico per cui l'artista come il manager, solo davanti al suo problema, al suo destino, alla sua opera e alla sua solitaria immaginazione, producesse il risultato sublime frutto della sua genialità e di una sorta di incrocio magico tra creatività e competenza. A noi questa idea non piace. Noi crediamo che i grandi risultati, le svolte culturali, i vantaggi competitivi duraturi siano opere collettive. Risultato di tentativi e sforzi di persone competenti che cercano insieme in un laboratorio, che ricorda una bottega rinascimentale, il significato del loro agire e con esso le chiavi per determinare svolte competitive. Noi crediamo che tali svolte sboccino e fioriscano in territori adatti ad accoglierle, ma anche che i terreni vadano dissodati, arati e seminati con la cura del farmer che apprezza la circolarità stagionale e l'asprezza bizzarra e imprevedibile dei climi".
Mogli, garzoni e amanti. Amore ed erotismo nella vita e nelle opere degli artisti del Cinquecento
Carlo A. Galimberti
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2011
pagine: 200
L'arte si muove da sempre su quel territorio dove l'intreccio amoroso è sovrano. Ma cosa accade quando le passioni sono al centro della vita privata di grandi pittori e scultori, anziché contagiarli solo sulla scena della creazione? E come si comportano gli artisti quando sono scossi loro stessi dai tormenti d'amore? Il percorso di Galimberti passa attraverso le vicende erotiche che i grandi del Cinquecento vissero in prima persona e rappresentarono, più o meno celatamente, nelle loro opere. Analizzando la storia di figure come Michelangelo, Raffaello, Benvenuto Cellini o Giovanni Antonio Bazzi "il Sodoma", emergono storie di tradimenti, figli illegittimi, omosessualità, e inconfessabili stravaganze. Gli aneddoti, raccolti da diverse fonti tra cui le famose "Vite" del Vasari, mostrano come la natura di questi personaggi fuori dal comune, dalla straordinaria capacità creativa, non li abbia allontanati dalle comuni passioni dei "mortali", rendendoli anzi vittime privilegiate di tutta la gamma delle pene e delle delizie dell'amore.