Libri di Camilla Bottin
Corpi
Camilla Bottin
Libro: Libro in brossura
editore: Eracle
anno edizione: 2016
pagine: 124
"Corpi" è una distopia ambientata in un futuro in cui i corpi sono intercambiabili e l'importanza di avere una macchina porta la folla a scontrarsi per dei parcheggi che costituiscono dei posti-vita. La protagonista, una bionda con un corpo da urlo, è impiegata alla Casa del lavoro e vive con incoscienza questa esistenza sterile quando una missiva sconosciuta la invita a recarsi nella radura oltre la città, dove si nasconde una fantomatica Resistenza. Questo gruppo di ribelli ha uno stile di vita che si rifà agli antichi valori, incentrato soprattutto sui Libri, e veicolo di conoscenza sarà soprattutto un ragazzo disabile che sceglie di non cambiare il proprio corpo ma di vivere secondo il destino che gli è stato assegnato. Dopo numerose peripezie che porteranno la protagonista a diventare Anima e poi Corpi diversi, la vicenda troverà un punto d'arresto nel deserto dove la donna incontrerà due cugini, un uomo silenzioso e un piccolo eroe dalla testa d'uovo. Insieme a loro sarà possibile pensare a una ripartenza.
Super Border Joy
Camilla Bottin
Libro
editore: Aipsa
anno edizione: 2015
pagine: 52
Il libro racconta in prima persona le avventure di Joy, un Border Collie di cinque anni viziato e coccolato dalla sua famiglia umana. Un cane sportivo, pratica infatti agility dog, e il campo di gara è il luogo ideale per sfogare la sua incredibile voglia di scatenarsi. È un palladipendente e un rompiscatole ma la sua tenerezza, unita alla sua folta pelliccia, lo rendono un "peluche" formato gigante. Camilla, la sua padrona, lo porta con sé ovunque, al mare, in montagna, alle gare: insieme formano un binomio inseparabile e la famiglia ci ruota intorno, con il Papà, la Mamma, la Sorella e i rispettivi fidanzati. Joy è un concentrato di intelligenza e simpatia.
Remi Gallard. Controcorrente
Camilla Bottin
Libro: Copertina morbida
editore: Ibiskos Editrice Risolo
anno edizione: 2012
pagine: 174
"Era iniziato tutto un lontano giorno, quando m'imbattei in una mia vecchia conoscenza liceale sul treno. Mi pareva lei, col suo aspetto pesante e poco curato, con una ventata di rossore che le accendeva il carnato pallido e il sorriso sulle labbra. Era più piccola d'altezza e la sogguardavo appena appena dalla punta del naso, un metro sotto la mia visuale. Dopo i soliti convenevoli ci trovammo d'accordo su quanto fosse scandaloso non sapere nulla sui vecchi compagni di classe...".