Libri di C. Pelizzari
Violenza familiare e psicanalisi. Il paradosso freudiano
Maurice Hurni, Giovanna Stoll
Libro
editore: L'Harmattan Italia
anno edizione: 2017
pagine: 128
Le nozioni di "incestualità", di "perversione nelle relazioni parentali" e il tener conto della "violenza psicologica" in termini concreti (oltre che simbolici) possono aprire nuovi orizzonti di riflessione per la psicanalisi, mettendo in evidenza come, da S. Freud stesso ai suoi eredi, le problematiche dell'abuso familiare siano state eluse dalla teoria e dalla pratica clinica, al punto da divenire oggetto di pesanti offuscamenti e manipolazioni.
Scolarità e percorsi identitari dei bambini in ospedale
Séverine Colinet
Libro
editore: L'Harmattan Italia
anno edizione: 2015
pagine: 74
Il saggio sociologico confronta, a partire dalla realtà della Francia, gli sguardi dei ragazzi in ospedale, che seguono un itinerario peculiare di terapia e studio, quelli degli scolari non ospedalizzati ai diversi livelli d'istruzione, quelli dei genitori, come pure le prospettive degli operatori sanitari e delle direzioni dei centri scolastici ospedalieri.
Freud a Roma. L'arrivo della psicanalisi in Italia. I rapporti con Vaticano. La passione per l'archeologia
Roland Brunner
Libro
editore: L'Harmattan Italia
anno edizione: 2012
pagine: 106
Una passeggiata metaforica per conoscere tutto (o quasi) sulla difficile penetrazione della psicanalisi in Italia e per constatare i rapporti fra il Vaticano ed il fondatore di tale disciplina.
La psicanalisi del Duce. Benito Mussolini (1883-1945). Ediz. italiana e francese
Roland Brunner
Libro
editore: L'Harmattan Italia
anno edizione: 2011
pagine: 80
Di fronte a un Mussolini depresso, il medico consiglia come rimedio la psicanalisi, aprendo la via a un incontro inaspettato con uno psicanalista ebreo originario di Roma, che non si è voluto esiliare all'estero ed esercita sotto falso nome sulle rive del lago di Garda. Nel corso delle sedute, si scopre un Mussolini al contempo divertente, accattivante, crudele e spiazzato dagli accadimenti. Sdraiato su un divano che lo indispettisce, il Duce si confessa ad un ebreo, parlando dei suoi amori, della sua ulcera allo stomaco, delle sue ambizioni imperiali, del suo odio per Hitler, il re e il papa, sino ai rimorsi per la morte del conte Ciano, suo genero.