Libri di C. M. Laudando
L'analisi della bellezza
William Hogarth
Libro: Copertina morbida
editore: Aesthetica
anno edizione: 2021
pagine: 170
Non meno spregiudicato del suo lavoro artistico, in simbiosi con la polemica del suo lavoro artistico, è il saggio L'analisi della Bellezza (1753), singolarissimo classico dell'estetica moderna. Singolarissimo perché, mettendo in campo competenze uniche, dal basso, Hogarth decostruisce i modelli teorici che la tradizione aveva assegnato al concetto del bello e li sostituisce con gli esiti di una originale analisi formale, che pone la sua cifra dirompente nella sinuosa fluidità della linea serpentina, da lui rappresentata nello stesso frontespizio del volume. Testo densissimo di spunti e temi precorritori e tutt'ora vitali (insieme alla concezione dinamica ed organica della forma, l'idea di un sistema grammaticale delle arti visive, le osservazioni sottilissime sul brutto e sul comico...), coniuga felicemente teoria e pratica, affidando la propria validazione a centinaia di icone esemplificatrici, racchiuse con strabiliante maestria in due illustrazioni (La fabbrica delle statue di Cheere e Danza nuziale), qui riprodotte in una tasca esterna. Non stupisce allora il grande influsso esercitato da Hogarth nella costruzione dell'estetica moderna e il favore costante tributatogli da generazioni di studiosi, da Burke a Swift a Sterne a Walpole e Dickens, da Goethe a Lessing e da Diderot a Baudelaire, fino ai nostri giorni, ai Fry, Antal, Gombrich, Argan... Quest'opera cruciale, non più resa in italiano dopo la sua traduzione settecentesca (1761), viene ora presentata con la puntuale cura di Maria C. Laudando e la limpida presentazione di Laura Di Michele, corredata di esaustivi apparati esegetici, critici e bibliografici.
Reti performative. Letteratura, arte, teatro, nuovi media
Libro: Libro in brossura
editore: Tangram Edizioni Scientifiche
anno edizione: 2016
Accogliendo le sollecitazioni degli studi più recenti sulla perfomance, "Reti performative" si propone come spazio di riflessione interdisciplinare sul carattere aperto e reticolare dell'opera letteraria in connessione con le estetiche visuali, teatrali e mediali dell'era digitale. I saggi, qui raccolti in tre sezioni tra loro strettamente dialoganti, esplorano faglie e slittamenti che il paradigma performativo innesca, trasversalmente e non senza contraddizioni, tra teoria e prassi, forma e materia, progettualità e azione. La prima sezione individua problemi di metodo e traccia una mappatura concettuale della performance sviscerandone i rischi di saturazione e le potenzialità rigenerative. La seconda affronta i rovesciamenti di ruolo e la questione relazionale sul confine incerto tra estetica e politica, pubblico e privato, umano e tecnologico. La terza privilegia gli aspetti di genere, processuali e recitativi della narrazione identitaria in un complesso gioco di dissimulazioni e resistenze. Chiude il volume la conversazione tra Maria De Vivo e gli artisti Bianco-Valente che riprende molti dei nodi affettivi e relazionali discussi all'interno delle sezioni.
Una modesta proposta. Per evitare che i figli della povera gente d'Irlanda diventino un peso per i loro genitori o per il Paese... Testo inglese a fronte
Jonathan Swift
Libro
editore: Marotta e Cafiero
anno edizione: 2007
pagine: 64
Il testo consiste in un componimento satirico in cui l'autore, per risolvere i problemi dell'indigenza in cui viveva il popolo irlandese, dà come rimedio quello di cucinare i bambini del ceto meno abbiente.