Libri di C. Barbero
La destituzione filosofica dell'arte
Arthur C. Danto
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 224
Pubblicato nel 1986, "La destituzione filosofica dell'arte" costituisce uno dei maggiori contributi della cultura angloamericana all'estetica del secondo Novecento. In quest'opera, Danto elabora una della storia dell'arte di matrice hegeliana, il cui motore di sviluppo viene identificato nell'aspirazione dell'arte stessa a trovare la propria essenza. Tappa decisiva dell'itinerario criticofilosofico dell'autore, questo libro affronta, intorno al nucleo teorico della "fine dell'arte", anche altri problemi cruciali dell'estetica contemporanea, quali l'apprezzamento e l'interpretazione delle opere d'arte, il rapporto della filosofia con la letteratura e dell'arte con il testo, fino a intrecciare l'arte e la sua storia con la teoria darwiniana dell'evoluzione.
Un viaggio nell'arte di scegliere (di sbagliare, di rimediare, di imparare dagli errori e dai successi...). Per la Scuola media
Marco Carassi
Libro: Libro in brossura
editore: Hapax
anno edizione: 2020
pagine: 144
Dopo "Un viaggio nella paura" e "Un viaggio nella paura e nel coraggio", il terzo volume della collana vuole fornire un punto di vista nuovo e affrontare un percorso diverso, attraverso "l'arte di scegliere". È infatti facile, nell'arco della propria vita, tanto per i giovani quanto per gli adulti, fare scelte sbagliate, essere indecisi, commettere errori e cercare di imparare da essi. Per mezzo di aneddoti e vicende storiche accuratamente documentate si offre agli studenti (e non solo) l'occasione di porsi nuovi interrogativi, riflettere sui condizionamenti che hanno influenzato le grandi decisioni del passato e le eventuali alternative possibili. Scegliere di essere tolleranti verso una religione diversa dalla nostra? Scegliere di aiutare chi fino a pochi anni prima era straniero? Rimanere schiavi delle superstizioni? Anteporre la ragion di stato ai propri desideri? Si tratta dunque di temi di grande attualità che non permettono di limitarsi a una lettura passiva. Un vero e proprio viaggio nella storia e nell'evoluzione della coscienza umana, un costante parallelismo tra il passato e il presente che spinge i giovani a porsi con nuovo e rinnovato occhio critico.
La destituzione filosofica dell'arte
Arthur C. Danto
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2008
pagine: 224
La destituzione filosofica dell'arte costituisce uno dei maggiori contributi della cultura angloamericana all'estetica del secondo Novecento. Filosofo e critico oggi al centro del dibattito estetico internazionale, Arthur C. Danto vi elabora una teoria dell'arte, il cui motore di sviluppo viene identificato nell'aspirazione dell'arte a trovare la propria essenza. Platone aveva "destituito" l'arte di consistenza ontologica e due millenni dopo Hegel ne decretava una "destituzione" filosofica, che vedeva l'arte "superarsi" nella filosofia. E però argomenta Danto negli anni Sessanta e Settanta, l'arte ha trovato finalmente la propria essenza. Ma incontra di nuovo la filosofia che ne "destituisce" l'autonomia sensibile per precipitarla nella post-storia, in una fase cioè in cui nessuna opera può ancora aspirare a incarnare una direttrice culturale dominante. Tuttavia l'arte odierna non perde per questo di significatività, ma anzi guadagna in libertà, aprendosi a nuove forme espressive inedite. Tappa decisiva dell'itinerario di Danto, questo libro affronta, intorno al nucleo teorico della "fine dell'arte", anche altri problemi cruciali dell'estetica contemporanea.

