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Libri di Betty Sue Flowers

Presence. Esplorare il cambiamento profondo nelle persone, nelle organizzazioni e nella società

Presence. Esplorare il cambiamento profondo nelle persone, nelle organizzazioni e nella società

Peter Senge, Otto Scharmer, Joseph Jaworski, Betty Sue Flowers

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2013

pagine: 240

Presence è uno sguardo intimo su una nuova teoria sul cambiamento, e sulle applicazioni di tale teoria per migliorare il mondo in cui viviamo. Gli autori, pionieri dell'apprendimento organizzativo, hanno esplorato - in una serie di interviste approfondite, condotte nell'arco di un anno e mezzo - le dinamiche del cambiamento trasformativo e le possibilità innovative che esso offre a un mondo che ha pericolosamente perso l'equilibrio. Troppo spesso rimaniamo ancorati a modelli stereotipati di visione e azione. Ma se promuoviamo livelli di apprendimento più profondi e diveniamo presenti nel mondo, possiamo acquisire una consapevolezza di noi stessi come parte di un tutto più ampio. Nel suo prendere spunto dalle teorie ed esperienze di 150 scienziati, leader sociali e imprenditori (tra cui Brian Arthur, Rupert Sheldrake, Buckminster Fuller, Lao Tzu e Carl Jung), Presence è un libro rivoluzionario e profondamente positivo, caratterizzato da una forte volontà esploratrice. Attraverso storie personali sulle modalità con cui gli autori sono riusciti a divenire presenti in ambito economico, educativo e politico, mostra come ogni nostra azione permetta di plasmare il mondo e il futuro dell'umanità.
25,00

Il potere del mito. Intervista di Bill Moyers

Il potere del mito. Intervista di Bill Moyers

Joseph Campbell

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2012

pagine: 280

Le pagine che seguono costituiscono il puntuale resoconto di una lunga conversazione tra Bill Moyers, una delle grandi firme del giornalismo americano, e Joseph Campbell. Parte della conversazione ebbe luogo allo Skywalker Ranch di George Lucas, il celebre regista e produttore che ha pubblicamente riconosciuto l'enorme influenza degli studi mitologici di Campbell sul suo cinema. "Perché abbiamo bisogno della mitologia?": questa domanda ricorre in varie forme nel testo e ne rappresenta, in un certo senso, il filo conduttore. Campbell non si sottrae al compito di offrire al lettore una risposta chiara ed esauriente. I miti, per lui, non sono soltanto i "resti" del mondo antico che coprono le pareti del nostro sistema interiore di credenze, come i cocci del vasellame rotto in un sito archeologico. I miti, e i rituali che li evocano, riaffiorano puntualmente in molte delle cose della vita di oggi, dalla religione alla guerra, dall'amore alla morte, poiché riposano sulla "continua necessità della psiche umana di trovare un centro fatto di principi profondi". Senza cesure e tuttavia senza contrasti, il grande studioso parla liberamente di tradizioni e racconti egizi e greci, ebraici e indiani, islamici e pellerossa, di narrazioni bibliche e chansons de geste, delle tribù dell'Oceania e di Martin Luther King, della cattedrale di Chartres, di John Wayne, Re Artù e Star Wars, accomunandoli nella sua affabulazione di cantore del potere del mito.
16,50

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