Libri di Auro Bernardi
Carl Theodor Dreyer. Il verbo, la legge, la libertà
Auro Bernardi
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2003
pagine: 200
Lo schermo di Dio. Cinema e pensiero religioso
Auro Bernardi
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 195
Rappresentare Dio sullo schermo è stata una delle prime cose che il cinema ha fatto. E che seguita a fare. Basti pensare ai film che prendono spunto da racconti o personaggi dell'Antico e del Nuovo Testamento a cominciare, naturalmente, da Gesù. Parallelamente a questo approccio, che possiamo definire diretto, alcuni autori hanno invece affrontato la rappresentazione del sacro senza mettere in scena le Scritture oppure facendolo in maniera del tutto originale e innovativa. Il libro analizza i percorsi artistici di dieci autori (Luis Bunuel, Cari Theodor Dreyer, Robert Bresson, Ermanno Olmi, Jean-Luc Godard, Youssef Chahine, Marco Bellocchio, Peter Greenaway, Krzysztof Kieslowski, Lars Von Trier) e si sofferma su alcuni loro film (La via lattea; Pràstànkn, Dies irae; Ordet, Il diavolo probabilmente, Centochiodi, Je vous salue, Marie; L'emigrante; Il destino; L'ora di religione, Il bambino di Macon; Il Decalogo; Le onde del destino) mettendo in luce il modo in cui ciascuno si è confrontato con le problematiche religiose ovvero con molti degli interrogativi che oggi - più intensamente che in passato - interpellano l'uomo sul terreno della fede. Quando, cadute le ideologie e venuti meno i grandi sistemi filosofici che dettavano i codici dei comportamenti individuali e collettivi, l'umanità è costretta a misurarsi con un "nuovo ordine" che i vecchi schemi - specialmente quelli etici - non riescono più a definire né a contenere.
All'alba del terzo giorno
Auro Bernardi
Libro: Libro in brossura
editore: Pardes Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 242
All'alba del terzo giorno dalle idi di ottobre dell'anno 848 di Roma [13 ottobre 95 d.C.], Ausonio e Dionigi, allievi del filosofo stoico Epitteto di Gerapoli, sbarcano sull'isola di Patmos. Qui è deportato l'ultimo discepolo ancora in vita di un giudeo, giustiziato una sessantina di anni prima, che dicono sia risorto dai morti. Essi stanno compiendo un'indagine sulle religioni diffuse nell'impero governato dal tirannico Domiziano e sono alla ricerca di notizie di prima mano su quei lontani eventi. Ben presto, però, la loro indagine si trasforma in un'esperienza di vita unica, che li segna profondamente. La permanenza sull'isola si prolunga, infatti, ben oltre il previsto e coinvolge molti altri personaggi: Demetrio, il capo della comunità cristiana, il centurione Mulcibero, comandante del presidio romano, alcuni ricchi mercanti di Efeso costretti a uno sbarco di fortuna, e alcuni abitanti del luogo tra cui una donna, di nome Emathia, ritenuta una strega. Del resto la vera ragione che ha spinto i filosofi verso quell'isola remota è l'interrogativo che l'uomo ha sempre rivolto a tutte le religioni: "Perché credere?" Le loro domande sono le nostre domande. E la risposta non è mai una sola.

