Libri di Arnaldo Alberti
Turismo sociale
Arnaldo Alberti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 364
Poco conosciuto, ma non meno distruttivo per l’identità delle persone che lo praticano e soprattutto per chi ne subisce gli effetti, è il turismo sociale. Il termine è usato soprattutto con riferimento a programmi e aspirazioni tendenti a un miglioramento delle condizioni di vita delle società povere del Terzo mondo, prima spogliate dal colonialismo eurocentrico, poi dalle multinazionali il cui capitale infinito di cui dispongono ha continuato a produrre gli stessi effetti del saccheggio degli europei nel XIX e XX secolo. In questo caso si constata, da un lato, una critica, anche severa, alle ONG che nel Mediterraneo si occupano di salvare migliaia di migranti, in maggioranza giovani che privano il loro Paese nativo di forze ed energie indispensabili per la sua riabilitazione; dall’altro, l’insicurezza e l’incertezza, in chi sceglie di praticare il turismo sociale, che suscita la riflessione, indipendentemente se profonda o superficiale, sul nostro stato di povertà e miseria, quando da noi nessuno è venuto, con sinceri propositi umanitari, ad aiutarci. Il turismo dei Grand Tours, degli alberghi più o meno di lusso, ha trasformato la nostra gente, in particolare quella delle valli alpine, da liberi contadini e artigiani in riverenti e servili camerieri, sempre pronti a inchinarsi al cospetto del signore straniero che elargisce una mancia. Talvolta per frustrazione, o per un’urgente voglia di rivalsa, il cameriere servile e deferente decide di ribaltare la situazione. A sua volta, raggiunto il benessere, anche l’italiano svizzero si trasforma in turista sociale. Ha interessi culturali e politici più o meno legittimi e fondati, tuttavia sufficienti a giustificare il sottile piacere che la generosità verso i poveri emana, come se fosse un profumo. È, in generale, un dozzinale sentimento di auto-riconoscenza per un presunto bene elargito a terzi di chi mai o raramente percepisce la dedizione come frutto dell’amicizia o dell’amore.
Evviva il duce
Arnaldo Alberti
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2020
pagine: 191
"Evviva il Duce" svolge e avvolge azioni, personaggi e cose in un inarrestabile movimento a spirale. È lo stesso movimento della Storia, dove tutto comincia e finisce, per poi tornare ciclicamente con nuove, e forse peggiori, sembianze. È questo, per Alberti, il modo migliore di esprimere la propria concezione della vita e gettare uno sguardo sul presente parlando del passato.
Eclisse liberale
Arnaldo Alberti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 278
Arnaldo Alberti è un uomo di cultura, uno dei pochi intellettuali del cantone (il Canton Ticino, Svizzera) impegnato da decenni nel dibattito politico e nella denuncia implacabile dell'appiattimento e dell'imbarbarimento del confronto delle idee. Un personaggio rispettato ma scomodo. La sua retorica è senza fronzoli, diretta, talvolta brutale, spesso appare eccessiva, ma sempre coerente con le verità che richiama alla nostra attenzione. Un fedele, tuttavia. Instancabile e spesso spietato critico delle derive del PLR (Partito Liberale Radicale), rimane fedele al partito contrariamente ad altri che se ne sono andati delusi e stanchi di combattere. Alberti non abbandona, non tace, dice ad alta voce ciò che molti altri pensano, rimane liberale radicale. È il PLR che è cambiato, afferma. Lui è rimasto fedele agli ideali, non così i recenti amministratori del partito che hanno soffocato il dibattito nel nome di un unanimismo, asserita premessa di efficacia. Disturba al punto che certi media "indipendenti" non pubblicano i suoi contributi, anteponendo la preoccupazione di non infastidire la quiete dei propri abbonati alla libertà di espressione così spesso celebrata solo a parole. Prefazione di Dick Marty.
Gente di Brissago
Arnaldo Alberti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 260
Con "Gente di Brissago" Arnaldo Alberti scrive un romanzo storico che, in grande sintesi, dà l'immagine del tempo in cui viviamo. Diviso in tre parti: la prima rivisita il personaggio e l'epoca di Carlo Borromeo ed è dedicata a tutti i preti cattolici che desiderano sposarsi. La seconda, con una lettura delle ragioni dell'edificazione dei Sacri Monti in un periodo marcato dalla Controriforma, è destinata genericamente a chi ragiona e non è d'accordo e la terza, dedicata dall'autore a sua madre, esprime la profonda sofferenza e il disagio provocati dall'inserimento di una enorme fabbrica e dalla contemporanea edificazione di un Grande Albergo di lusso in un paese piccolo, abitato da contadini, pescatori e perennemente orfano dei suoi emigranti. Muovendosi tra cronaca e storia Alberti si mostra tenero per i vinti e spietato per i vincitori.
Evviva il duce
Arnaldo Alberti
Libro: Copertina morbida
editore: Ulivo Edizioni
anno edizione: 2005
pagine: 208
Le sette idee slave. Origine e significato delle rivoluzioni nell'Europa dell'Est
Josef L. Seifert
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1992
pagine: XXIII-404
Il pazzo dello zar
Jaan Kross
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2016
pagine: 433
Dopo nove anni di prigionia nella fortezza di Schlüsselburg, il barone Timo von Bock, dichiarato pazzo, viene confinato con la famiglia nei suoi possedimenti baltici, sotto la stretta sorveglianza di spie governative. Che crimine ha commesso questo brillante aristocratico e colonnello dell'Impero russo, ammirato da Goethe e amico intimo dello stesso zar Alessandro? Nato nella culla dei privilegi, Timo è colpevole della follia di non riuscire a scendere a patti con i propri ideali rivoluzionari, un liberale troppo avanti con i tempi, che rifiuta una principessa per sposare una contadina, che libera i suoi servi e tratta da pari i domestici, fino a scrivere allo zar, con la schietta lealtà che il sovrano esige da lui, un'infuocata denuncia contro il regime. Come un "chiodo piantato nel cuore dell'impero", con la purezza pericolosa di un bambino, Timo ingaggia una lotta a distanza con il sovrano, che tenta ogni genere di lusinga e di persecuzione per "guarirlo", in un confronto tra l'intellettuale e il potere, lo spirito libero e il conformismo, e tra due eroi tragici fatalmente legati da un'impossibile amicizia. Jaan Kross si ispira a una reale vicenda storica per scrivere il suo grande romanzo contro l'oppressione, la stessa che i suoi Paesi Baltici continuavano a subire, non più dai Romanov ma dall'Unione Sovietica, e che l'aveva condannato a otto anni di prigionia.Postfazione di Goffredo Fofi.
Trilogia di Locarno
Arnaldo Alberti
Libro: Libro in brossura
editore: NEM
anno edizione: 2010
pagine: 341
« La città non è solo da amare; bisogna anche difenderla... » È questo l’incipit del primo dei tre romanzi che Arnaldo Alberti ha voluto qui raccogliere in un unico volume. Un’apertura lapidaria che suggerisce l’auspicio e il senso generale più profondo dell’intera Trilogia di Locarno, comprendente, nell’ordine, Giusquiamo, ultimato nel 1962 ma finora inedito, La famiglia di Beatrice (“Premio Ascona” 1983) e Via Sant’Antonio, pubblicati rispettivamente nel 1984 e nel 1987.