Libri di Antonio Latanza
Guide to the Museo degli Strumenti Musicali
Antonio Latanza
Libro: Libro in brossura
editore: Gebart
anno edizione: 2018
pagine: 48
Il piano a cilindro. Alla scoperta di un'eredità musicale dimenticata
Antonio Latanza
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Aracne
anno edizione: 2010
pagine: 412
Per quanto il piano a cilindro abbia attraversato nel corso della sua esistenza quasi due secoli di storia, conoscendo ampia diffusione presso tutti i ceti, e per quanto abbia avuto in Italia i suoi principali sviluppi e le sue più rilevanti innovazioni, proprio nel nostro Paese mancava un testo dedicato allo strumento musicale che ha accompagnato sino agli anni Cinquanta del secolo scorso tanti momenti della vita degli italiani. Questo libro vuole supplire a questa carenza: nell'affiancarsi ad altre pubblicazioni estere sul tema, compie però un salto di qualità, indagando non solo la genesi tecnica e strumentale del piano a cilindro, ma anche le sue implicazioni sociologiche, il suo impatto sulla società, la sua influenza sui costumi. I due CD allegati, contenenti numerosi brani musicali accuratamente commentati nel testo, fanno rivivere sonoramente questa ormai dimenticata forma di musica meccanica integrandone efficacemente la lettura.
Guida al museo nazionale degli strumenti musicali
Antonio Latanza
Libro: Libro in brossura
editore: Gebart
anno edizione: 2004
pagine: 48
La guida introduce alla storia e alla descrizione degli ambienti del Castello di Gradara, che affonda le sue origini al volgere del primo millennio. Perduto il suo ruolo militare, la Rocca divenne nel Quattrocento una residenza degli Sforza, nelle cui stanze le funzioni sono sottolineate anche dalle decorazioni pittoriche. Agli inizi del Cinquecento, la signoria sforzesca fu rapidamente spazzata via in favore di Francesco Maria della Rovere e la Rocca fu governata da questa famiglia fino al 1631. Restaurata più volte nel Settecento e tra il 1921 e il 1923 da colui che l’acquistò, Umberto Zanvettori, fu ceduta allo Stato da quest’ultimo nel 1928. Una tradizione, peraltro nata in epoca relativamente recente, vuole che entro le mura della residenza si sia consumata la tragica storia di Paolo e Francesca, narrata da Dante nel V Canto dell’ "Inferno".