Libri di Anne Godard
Una fortuna sfacciata
Anne Godard
Libro: Libro in brossura
editore: ED-Enrico Damiani Editore
anno edizione: 2018
pagine: 122
Magda ha pochi mesi quando le succede qualcosa che non dovrebbe mai succedere e che le segna la vita per sempre. Una pentola di acqua bollente le si rovescia addosso. Il viso è salvo, ma il petto resterà sfregiato per sempre. Sua madre si dedica a lei quasi interamente, trascurando il fratellino di poco più grande, accompagnandola ovunque, non lasciandole quasi lo spazio di esistere. A Magda non resta altro che congratularsi con se stessa per la fortuna che le è capitata. La fortuna di essere una sopravvissuta. Non è facile vivere così, chiedendo scusa di esserci, in una famiglia che rivela pian piano il suo disagio. E così, crescendo, il fossato che sempre si scava tra un adolescente e i suoi familiari diventa nel suo caso ancora più profondo. Magda vuole vivere, ma vuole vivere per sé. Vuole recuperare i suoi ricordi, e vuole che siano suoi, non quelli che la madre ha registrato con cura maniacale in un quaderno. Ed è questo processo che l’autrice ci racconta pagina dopo pagina, questa la “fortuna” che offre alla sua protagonista, quella di riappropriarsi della sua storia e di chiudere definitivamente una ferita aperta.
Inconsolabile
Anne Godard
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2007
pagine: 115
Una donna aspetta, sola, nella sua stanza. È un giorno speciale, quello dell'anniversario della morte di suo figlio, il primogenito. Ogni anno la donna osserva lo stesso rituale. Se ne sta sola nella sua stanza a fissare per ore il telefono, insensibile ai gesti, alle parole altrui, a ogni cenno di pietà, a ogni patetico tentativo di distrarla dal suo compito: coltivare il suo dolore con una devozione rabbiosa, disumana. Dal giorno in cui ha perduto il suo primogenito, la donna è, infatti, inconsolabile. Niente e nessuno può salvarla dall'autodistruzione cui si abbandona per non dimenticare. Non suo marito, né gli altri bambini messi al mondo. La donna deve assolutamente, dispoticamente preservare il culto della memoria del suo bambino, e trasformare la casa in un mausoleo del suo dolore.