Libri di Angelo Scarano

Questo schema, che facilita la lettura della Bibbia in un anno, è stato pensato da A. Scarano e organizzato da un punto di vista cronologico, esegetico e pastorale. Per ogni giorno sono proposte due letture. Nella colonna di sinistra, la proposta segue un criterio non solo cronologico (secondo il contenuto e non secondo il tempo di composizione), ma anche esegetico. Si leggono, infatti, i libri dell'Antico Testamento sulla base del Nuovo Testamento; le seconde letture conservano una progressione cronologica quando, in rapporto con le prime letture, possono risuonare in modo più profondo (si tratta della lettura dei profeti sullo sfondo dei Libri storici). Le letture nella colonna di sinistra sono intercalate da letture del Nuovo Testamento, nella cui luce guardiamo l'Antico. Così, ad esempio, Genesi si intercala con il Vangelo secondo Marco, che costituisce il nocciolo e l'inizio dell'annuncio novotestamentario. Nella seconda colonna si leggono progressivamente i Libri sapienziali e i Salmi, di nuovo intercalati dagli scritti del Nuovo Testamento e dai Libri profetici. Per motivi pratici, ogni sette giorni, un giorno è riservato alla riflessione; allo stesso modo alla fine di ogni mese alcuni giorni sono lasciati liberi per un maggiore approfondimento di quanto finora letto, o forse anche per recuperare quel che non si è potuto leggere in qualche altro giorno. Sebbene lo schema sia ripartito nei diversi giorni dell'anno, è possibile iniziare la lettura in qualunque momento; così come è possibile leggere, in un anno, solo letture proposte nella colonna di sinistra dello schema, e, in un altro anno, le altre letture della colonna di destra. Importante è che la parola di Dio divenga davvero cibo quotidiano e luce sul cammino.

Dio è più grande del nostro cuore e conosce tutto (1 Gv 3,20): Dio come giudice severo, oppure come "mare di misericordia"? Qual' è il significato di questo testo giovanneo cosi oscuro? A queste domande risponde il presente studio che si concentra non solo sulla "crux exegetum" in 1 Gv 3,19-20, ma esamina la relativa unità testuale 3,18-22. la spiegazione proposta per 3,19-20 e in parte nuova (quindi "contro corrente"), in parte "classica" in quanto si riallaccia a interpretazioni di "autori classici": Dio non è né giudice severo né "mare di misericordia", ma semplicemente colui che conosce "tutto". questa sua conoscenza (dei peccati, ma soprattutto degli atti di carità dell'uomo) è paradossalmente motivo di conforto per il credente afflitto dalle accuse della coscienza. Lo studio si articola nei seguenti singoli passi: nella prima fase è proposta una visione globale e panoramica del brano (critica testuale, contesto, delimitazione, analisi sintattica e semantica globale del testo), seguita, nella seconda fase, dall'analisi dettagliata. In questa seconda fase, seguendo la divisione in tre micro unità (3,18; 3,19-20; 3,21-22), viene presentata per ogni singola micro unità la storia dell'interpretazione (parte storica che include un' esame critico delle varie interpretazioni) e successivamente l'interpretazione dell'autore (parte esegetica).