Libri di Andrè de Lorde
I racconti del Grand Guignol
Andrè de Lorde, Maurice Level, Maurice Renard, Tristan Bernard, Jean Sartène
Libro
editore: Edizioni Arcoiris
anno edizione: 2022
pagine: 280
Una lezione alla salpetriere
Andrè de Lorde
Libro: Copertina morbida
editore: Relapsus
anno edizione: 2015
pagine: 138
Il maestro del Grand-Guignol, André De Lorde (1869-1942) ha realizzato con questo dramma del 1908 un capolavoro del teatro dell'orrore dalle sfumature precocemente splatter. Gli incubi della modernità (strapotere degli specialisti, peccati madornali della medicina ufficiale, cinismo dilagante) si materializzano in torture infernali che sbocciano da un'organizzazione sociale malata e violenta. Per chi soccombe, l'unico mezzo di riscatto consiste nella vendetta.
L'ossessione
Andrè de Lorde
Libro: Copertina morbida
editore: Relapsus
anno edizione: 2015
Il maestro del Grand-Guignol, André De Lorde (1869-1942), ha concepito il dramma teatrale "L'ossessione" come vera e propria celebrazione del terrore derivante dai disordini della psiche; viene infatti analizzata in modo lucido e asettico una tipologia di crimine particolarmente odiosa e diffusa anche ai nostri giorni. Il testo include la pièce "L'addormentata", riverbero cattivo, cupo e malsano della fiaba tradizionale europea, in cui i termini della narrazione sono volutamente e spietatamente invertiti, al fine di segnalare la totale sfiducia nei confronti del genere umano.
Galleria delle maschere
Andrè de Lorde
Libro: Copertina morbida
editore: Relapsus
anno edizione: 2015
André De Lorde, drammaturgo di punta del Grand-Guignol parigino, pubblica nel 1928 questa collezione di brevissimi saggi, dove si analizzano con freddezza quasi cinica i fenomeni caratterizzanti le nevrosi di una società moderna sempre più alienata. Suicidio, infanticidio, satanismo, follia, stupro, strapotere della scienza medica iniziano ad attirare l'attenzione degli intellettuali. "Una volta di più, la nostra epoca di civilizzazione a oltranza ci avviluppa in un'atmosfera morbosa dove senza accorgercene respiriamo i miasmi più pericolosi". Per esorcizzare gli effetti di tale evidente decadenza, De Lorde li trasforma in arte, scrivendo un elogio del teatro popolare, della narrativa feuilleton e della letteratura di genere che diverrà orgogliosamente "pop". Non mancano inoltre intuizioni d'avanguardia, come la presa di posizione a favore dell'eutanasia e delle droghe per fini terapeutici, la critica al distruttivo turismo di dimensioni planetarie e infine uno sguardo indiscreto alle orge organizzate già a quei tempi nei circoli della Parigi-bene.