Libri di Alessia Camerella
Educare a pensare a questioni di bioetica
Alessia Camerella
Libro
editore: QuiEdit
anno edizione: 2017
pagine: 422
È importante frequentare le questioni di significato o considerevoli per la vita: solo dedicando tempo del proprio vivere pensando a questioni senza risposte certe (che cosa sono la felicità, la giustizia, il bene, la vita e il suo senso), l’essere umano può costruire un orizzonte di senso per la sua esistenza. Il problema è quello di dimenticarsi di coltivare queste domande ed il rischio è quello di vivere una vita inautentica. Una vita in cui la persona è un tecnico che applica idee decise da altri anziché un soggetto competente che ragiona a partire da sé, pensando in prima persona, cercando di smobilitare le idee cristallizzate. Pensare è riflettere su ciò che si fa, è pensare sull’agire, con uno sguardo tra passato e futuro. Si tratta di pensare contestualmente le cose non in modo strumentale. La seguente ricerca ha per oggetto esperienze di educazione al pensare che vengono da me organizzate e poi fatte oggetto di una ricerca di tipo qualitativo; in particolare approfondisce i modi in cui i soggetti – ragazzi di scuole medie superiori – esercitano il pensare discutendo tra loro su temi riguardanti la bioetica, argomento di grande attualità e accese discussioni.
Fenomenologia della cura
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2014
pagine: IX-258
La cura è fondamentale nella vita dell'essere umano, poiché senza cura l'esistenza non può fiorire. Nessuna società può garantire una qualità della vita sufficientemente buona se le persone non si prendono cura le une delle altre. Ma che cosa s'intende precisamente per cura? La cura è una pratica mossa dall'intenzione di procurare beneficio a se stessi e ad altri. Nei contributi al volume si è cercato di tenere insieme le due dimensioni (cura di sé e cura dell'altro), in un dialogo fecondo tra voci di importanti teorici e voci di pratici che nella quotidianità arricchiscono il loro agire con pratiche di cura nel loro essere madri, infermiere/i, educatrici/ori, insegnanti. Emergono un'idea e una pratica di cura che intreccia mondi interiori ed esteriori, dimensioni fisiche, intellettive, emotive, spirituali e relazionali, elementi di fatica, logoramento e potenzialità arricchenti e vivificanti. In questo panorama la cura verso l'altro è veramente legata alla cura verso se stessi: reco all'altro ciò che sono, ciò in cui mi sto coltivando, ciò che porto dentro come valori e atteggiamenti.