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Libri di Alessandro Chiolo

Dietro ogni lapide. Morti per mafia, vivi per amore

Dietro ogni lapide. Morti per mafia, vivi per amore

Alessandro Chiolo

Libro: Libro rilegato

editore: Navarra Editore

anno edizione: 2020

pagine: 176

Né giudici, né poliziotti, né giornalisti, né uomini dello Stato, ma uomini “comuni” che, per motivi diversi, si trovarono dinanzi alla ferocia di Cosa Nostra: persone colpite da proiettili indirizzati non a loro ma a chi del loro corpo si faceva scudo, o uccise perché scambiate per altri, o rapite e torturate nonostante la loro completa estraneità nei confronti della mafia. E ancora storie di imprenditori che ebbero il coraggio di non piegarsi alla violenza mafiosa. Storie di vita comune distrutte dalla mafia dagli anni ’60 al 2000, vittime “non illustri” qui raccontate per la prima volta, con rigore metodologico ed empatica partecipazione, da Alessandro Chiolo che ha intervistato i loro cari: perché non esistono vittime di serie A o di serie B.
12,00

Squadra Mobile Palermo. L'avamposto degli uomini perduti

Squadra Mobile Palermo. L'avamposto degli uomini perduti

Alessandro Chiolo

Libro: Copertina morbida

editore: Navarra Editore

anno edizione: 2018

pagine: 128

Palermo tra il 1981 e il 1986 è la città che subisce la seconda guerra di mafia e che si prepara al maxiprocesso. Ma è anche la città che vanta un nucleo investigativo oltremodo valido, tanto da mettere paura ai corleonesi, che avranno necessità di eliminare quei poliziotti uno ad uno per proseguire la loro ascesa. Grazie alla testimonianza di Francesco Accordino, allora capo della sezione Omicidi, unico superstite, Alessandro Chiolo mette a fuoco in queste pagine gli uomini "perduti" di quella squadra Mobile - Roberto Antiochia, Ninni Cassarà, Natale Mondo, Beppe Montana, Calogero Zucchetto - che grazie alle voci dei familiari e di altri colleghi, emergono sotto il profilo umano oltre che professionale. Il contesto storico viene ricostruito tramite la lettura e l'analisi del "Rapporto Michele Greco + 161" , un documento unico, risultato delle intuizioni di quei professionisti su una Cosa nostra la cui struttura non era ancora conosciuta, le cui dinamiche risultavano di difficilissima interpretazione. Seguendo le evoluzioni di quelle indagini si arriva al "luogo naturale" in cui confluirono, e cioè quel "bunkerino", oggi divenuto "Museo Falcone Borsellino" grazie a Giovanni Paparcuri, scampato miracolosamente all'attentato di Rocco Chinnici e divenuto poi responsabile dell'informatizzazione dell'intero ufficio Istruzione, di fianco a Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Prefazione di Francesco La Licata.
12,00

Nome in codice: Quarto Savona 15. Km 10287 e oltre
15,00

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