Libri di Adolfo Leoni

L’autore ha intrapreso una strada nuova. In questo libro racconta eventi, personaggi, luoghi usando il metodo della narrazione teatrale. Spaziano dall’Intervista impossibile a Sisto V a Yggdrasil, come veniva chiamato l’albero della vita e della morte. Sono testi che Leoni interpreta anche personalmente in pubblico. Una maniera di esprimersi diversa dal suo impegno professionale, quotidiano, nel giornalismo.

Il 2020 è stato un anno duro, bisestile, con tutto il suo carico di superstizioni. La realtà di questi mesi non lo ha smentito. L’autore ha guardato le difficoltà del tempo presente con occhi che intendevano andare oltre o, forse, scavare più profondamente dentro di sé. I tre mesi di fermo, i successivi di preoccupazioni e misure d’emergenza, gli hanno fatto porre domande forti. Traendo spunti da Giacomo Leopardi, Alessandro D’Avenia, Marguerite Yourcenar, procedendo con i suoi propri ricordi, riflessioni, sguardi, Leoni compone un puzzle di racconti e testi di letture teatrali che scomodano, colpiscono, scuotono. Due i punti che emergono soprattutto: le figure di uomini come Thomas Becket, come il Monaco, come Yosef, e l’attenzione alla natura intesa come cosa creata che dietro di sé ha un Creatore.

Imelda, Cameria, la Duchessa... e poi Lotario, Saporoso, il Cavaliere. Come un’amante gelosa la nostra Marca custodisce e conserva grandi storie d’amore. L’amore può avere connotati anche diversi: amore per la propria terra, la propria famiglia, la propria comunità. Slanci, passioni, sogni. Ma c’è sempre qualcosa di più. Qualcosa che spinge, che muove, che strattona. Una infinita ricerca. Perché, scriveva Buzzati, «Non esiste nessun uomo, per quanto infelice, a cui l’eterno non abbia concesso un’occasione».

Riscoprire le radici per vivere il presente e preparare il futuro. Donne uomini bambini volti pievi abbazie colline borghi ricordi incontri... pezzi di un puzzle che si va ricomponendo. Custodire e coltivare, recita l'Antico testamento. Custodire e coltivare, scrive il Papa della fine del mondo. Un rapporto nuovo con la terra, con il creato. Sacro e profano che si abbracciano, si fondono. Aneliti all'Infinito; esigenze di verità, bellezza, giustizia, bontà. Ricerca della felicità. Un mondo spaccato, che si vorrebbe ricomposto. Un tentativo, uno sguardo. Una proposta.

Parlano le pietre dei luoghi visitati. Parlano le anime di quanti quei luoghi frequentarono. Riemergono vicende dimenticate e domande antiche e nuove. L'eterna storia dell'uomo alla ricerca dell'Infinito. L'autore cammina la terra di Marca e la racconta.