Libri di Adele Desideri
La figlia della memoria
Adele Desideri
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2016
pagine: 165
"L'infanzia e l'adolescenza, risorgenti in noi durante l'intera vita come un sogno, sono la radice stessa dell'esistere. Spesso non si sa dove e come si siano nascoste, se mai ci siano state. Spesso ci richiamano, in un alternarsi di luce e buio significativi. È il tempo in cui intuiamo e pratichiamo l'essenza stessa di ogni cosa e ci nutriamo della gioia e dei più profondi dolori. È anche il tempo in cui ci si guarda e si riflette: ogni istante diventa uno specchio - nei rapporti con la natura, con le persone, col nostro corpo. Non c'è nessuno a cui riferire le nostre emozioni, le esperienze. Sentiamo che non saremo capiti. Abbiamo una precoce sensazione dell'inadeguatezza degli adulti, soprattutto nelle nostre esperienze più profonde. Scrive infatti Adele: 'Come avrei potuto spiegare a mamma (...) che il mio corpo era diventato 'i miei corpi': uno sopra, come una nuvola, e uno sotto, immobilizzato?'. È quello anche il tempo in cui si vedono i fantasmi, si sentono le voci, si prevede il domani. Adele tratta il tutto con il distacco, e quindi l'ironia, di chi ha imparato a comportarsi in modo da non essere travolta da quelle prime umane vicende. Da questa sua ironia e dai rapporti infantili viene anche l'uso del toscano popolare che dà forma e colore a tanti passi del suo ricordare." (Franco Loi). Prefazione di Davide Rondoni.
Stelle a Merzò
Adele Desideri
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2013
pagine: 74
"Stelle a Merzò" di Adele Desideri si origina dalla trasposizione per frammenti lirico-elegiaci di una storia d'amore appresa "dalla viva voce della protagonista". Come in un diario-resoconto di una passione estiva, il testo trova il suo incipit il 28 luglio 2009 a Merzò, per concludersi, circolarmente, a Merzò (dopo passi contestualizzati ad Airola, Milano, Ponte di Santa Margherita ecc.) il 31 ottobre 2009. Il testo può venire recepito come "il cerchio perfetto in cui l'amore fallisce", una mitica passione, paradossalmente essendo Merzò Comune di Sesta Godano, provincia di La Spezia, Liguria, "Godano" derivando dal longobardo "Wotàn", niente di meno che il Dio Odino. Ma nonostante il nome del Comune, che allude agli augurabili godimenti degli innamorati, questa è una storia fisica e metafisica di patimenti tesi faticosamente alla catarsi, trattandosi di una passione che figlia la percezione dell'impossessamento da parte del nulla, o meglio se ne lascia pervadere. La malattia d'amore pare irrimediabile, anche se i versi dell'autrice tendono a portare alla catarsi il lettore sensibile, i mal-aimé alla Apollinaire.