Libri di A. Salucci
Gerusalemme
Pierre Loti
Libro: Copertina morbida
editore: Tarka
anno edizione: 2018
pagine: 224
Insoddisfatto delle tradizioni religiose e culturali dell'Occidente, Pierre Loti (1850-1923), ufficiale di marina, poeta e scrittore, un "agnostico che non si rassegna a rinunciare a Dio", parte nel 1894 per un lungo viaggio di Medio Oriente. Questo, intitolato a Gerusalemme, racconta del percorso in Terrasanta, a partire da Gaza - in un'epoca che gli sembrava "di transizione", con l'intento di cogliere gli aspetti contemporanei della sua desolazione e delle sue rovine, ma che comunque vede con occhi intrisi di letture e di miti. La complessità di luoghi sacri a tre religioni si incontra e si scontra con la cultura che un francese dell'Ottocento porta con sé, insieme allo spirito del non credente: l'abilità dello scrittore nelle descrizioni di luoghi e di scene esotiche, sempre infuse di sentimenti personali e di riflessioni filosofiche, con un gusto raffinato per la scelta dei vocaboli, cattura ancora il lettore a distanza di oltre un secolo.
Memorie di un bevitore in compagnia di John Barleycorn
Jack London
Libro: Libro in brossura
editore: Tarka
anno edizione: 2016
pagine: 240
"Non ero uno di quegli alcolizzati ereditari che nascono con l'organismo predisposto. Ero, per la mia generazione, un essere normale. Avevo acquisito da me stesso il gusto per l'alcol, non senza fatica, perché dapprima l'avevo trovato ripugnante, e mi aveva provocato più nausee di qualsiasi medicina. Strillone di giornali, marinaio, minatore, vagabondo in terre lontane, ho constatato che dappertutto, dove gli uomini si radunavano per scambiare delle idee, delle millanterie e delle provocazioni, per ridere, per riposarsi e dimenticare il monotono lavoro delle giornate o delle notti estenuanti, si ritrovavano invariabilmente davanti a un bicchiere d'alcol. Il bar è un luogo di riunione in cui si radunano come i fedeli in chiesa, come gli uomini primitivi intorno al fuoco dell'accampamento... È stata la facilità di procurarmi l'alcol, che me ne ha dato il gusto. Non sapevo proprio che farmene, di questa specie di droga! Anzi, ne ridevo. E tuttavia eccomi qui, infine, posseduto dal desiderio di bere. Per temperamento, ho il cuore sano e lo spirito allegro. Tuttavia, quando passeggio in compagnia di John Barleycorn, soffro tutte le torture del pessimismo intellettuale."