Libri di A. Di Lecce
Di male in peggio
Paolo Boggi
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2020
pagine: 92
"In attesa che il Sommo gli si manifesti per una resa dei conti, siccome per Paolo Boggi arrendersi non è un'opzione contemplabile e bisogna combattere fino all'ultimo, ecco che dà alle stampe questa nuova operetta morale dal titolo luminoso e intensamente positivista: "Di male in peggio". Che nessuno osi prenderlo sul serio per carità, lui risponderà che non è «mica Tolstòj» e che se solo il garagista o la guardarobiera o il venditore di castagne dovessero incrociare il libretto e avere un lieve stimolo cerebrale lui si sentirebbe l'uomo più felice del mondo. Che poi con i libri non si sa come va a finire. Tra settant'anni con gli uomini smistati in una colonia su Marte (tutto made in Cina ovviamente) qualche studioso potrebbe interessarsi a questa testimonianza, una voce proveniente dall'«epoca Umana», nella quale Umano voleva ancora dire qualcosa". (dalla prefazione di Alessandro Di Lecce)
Se il dubbio fosse un babà. Pensiero a più direzioni
Paolo Boggi
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2014
pagine: 144
"Paolo Boggi non vuole essere definito 'scrittore'. Lo annotava all'epoca del primo pamphlet 'Mercanti di Moda' e lo ribadisce oggi mentre firma questa quinta pubblicazione. Ne è realmente convinto, ma è forse proprio questa condizione di intruso, di outsider che vuole 'farsi capire dal garagista' a consentirgli totale libertà quando si avvicina al foglio, spesso a notte fonda: libertà di sfogarsi, opporsi, dibattere, polemizzare soprattutto con se stesso e annotare senza filtri una mole enorme di pensieri e ricordi. Il risultato è un distillato di riflessioni che non hanno nulla di accademico, ma che sono molto più stimolanti di quanto lui immagini. 'Se il dubbio fosse un Babà' contiene appunti e note sui temi diversi, seguiti da una raccolta di interventi di attualità pubblicati sul blog del 'Fatto Quotidiano'. Boggi forse non è uno scrittore, ma certamente può essere definito un 'accanito generatore di dubbi'. Boggi fa pensare, smuove il pensiero dell'interlocutore, e anche la più fosca analisi sulle sorti dell'uomo moderno, perfettamente riflessa nel suo 'indecente modo di vestire', si risolve sempre in una fulminante battuta di chiara matrice partenopea".