Libri di A. Busto (cur.)
Flower power. Il potere dei fiori. I fiori al potere. Catalogo della mostra (Verbania, 24 maggio-11 ottobre 2009)
Libro: Copertina rigida
editore: Silvana
anno edizione: 2009
pagine: 375
Il volume accompagna una mostra, ospitata nella splendida cornice di Villa Giulia a Verbania, che esamina le molteplici rappresentazioni "dell'oggetto fiore" attraverso un excursus tematico, stilistico e simbolico che comprende oltre cinque secoli di arte italiana e internazionale e oltre centosessanta opere di artisti dall'epoca barocca ai nostri giorni. I differenti capitoli dell'esposizione, riproposti nel catalogo, tendono a raggruppare per temi e rappresentazioni l'uso simbolico del fiore che, attraverso la nostra cultura, è stato messaggero ed espressione di grazia, fascino e seduzione. Il volume si apre con il tema del "flower power" degli anni sessanta, simbolo prima della protesta non violenta contro la guerra in Vietnam, quindi della liberazione sessuale e culturale praticata da quella generazione. Segue un percorso storico sul successo ottenuto dalle rappresentazioni delle composizioni floreali nel corso dei secoli, attraverso alcune fra le innumerevoli opere esistenti che mostrano l'evolversi del gusto per la natura morta dei fiori dal quadro barocco alla scultura contemporanea. Altri capitoli indagano il significato e la valenza del fiore nella mitologia antica, il ruolo e la storia degli erbari medioevali, le riflessioni suggerite dalle moderne scienze genetiche applicate al mondo vegetale.
Federico Garolla. L'occhio del tempo. Fotografie dal 1948 al 1968. Catalogo dello mostra (Caraglio, 10 giugno-30 settembre 2007)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2007
pagine: 173
Federico Garolla (Napoli, 1925) è stato l'occhio attento di un velocissimo cambiamento italiano, quello del secondo dopoguerra. Le sue fotografie, scattate in centinaia di reportage per prestigiose testate giornalistiche, ci hanno consegnato l'immagine di una "Italia felix" pronta a lasciarsi alle spalle il ricordo di una guerra disastrosa e di una povertà ancora esistente per aprirsi a un futuro repubblicano, dinamico e borghesissimo. I grandi attori di teatro, le starlette della nascente televisione, le modelle non ancora anoressiche, gli artisti e i grandi sarti della nascente alta moda italiana accanto alle umili, semplici persone della vita di città e di campagna sembrano recitare nelle immagini di Garolla, in cui nulla è lasciato al caso eppure tutto è disinvolto, sofisticatamente casuale eppure perfetto. Il suo lavoro, che si colloca nella dimensione dei Cartier-Bresson e degli Avedon, viene oggi riscoperto e collocato nella giusta posizione di lettura che non è quella solo del fotogiornalista, bensì quella di un vero artista.
Pinot Gallizio e il suo tempo 1953-1964. Catalogo della mostra (Alba, 21 gennaio-1 maggio 2007)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2007
pagine: 285
Giuseppe 'Pinot" Gallizio (Alba, 1902-1964), protagonista della ricerca artistica europea tra gli anni cinquanta e sessanta, è al centro di una rassegna in programma ad Alba da gennaio ad aprile 2007, curata da Andrea Busto. Un'occasione non solo per avvicinarsi alla produzione di questo poliedrico artista - che fu chimico-farmacista, erborista, e appassionato di ricerche archeologiche, geologiche ed etnografiche, - ma anche per rivivere lo straordinario momento storico in si trovò a operare. All'Italia del dopoguerra e del miracolo economico sono infatti dedicate diverse sezioni della mostra, riproposte nel volume, che indagano i tratti più significativi del costume e della società del periodo. Le arti figurative innanzitutto, in cui l'opera di Pinot Gallizio è presentata nel più ampio contesto delle ricerche internazionali (dalla pittura materica a quella industriale, fino all'informale), ma anche la nascita del design italiano, che diventa immediatamente fonte di ispirazione e imitazione, il fenomeno della moda, il dibattito sull'architettura, e, non ultimo, il cinema. Un'attenzione particolare è riservata ad Alba, città che conobbe, anche grazie alla presenza di Gallizio, un'intensa e fertile stagione di attività imprenditoriali e culturali: da ricordare la nascita del Laboratorio Sperimentale del Movimento Internazionale, fondato dall'artista insieme al danese Asger Jorn e Piero Simondo, in cui convergono artisti provenienti da tutta Europa.