Libri di V. Cian

L'epistolario di Marcello Labor ha un grandissimo valore biografico: fornisce informazioni preziose sulla vicenda umana e spirituale del servo di Dio, che attraversa momenti tragici della nostra storia.

Dai Diari apprendiamo, ammirati, come Dio abbia guidato il Servo di Dio Marcello Labor sui sentieri della grazia, aiutandolo in un cammino di conversione generoso e senza riserve fino alle vette dell'esperienza mistica. Dai Diari appare dotato di uno stile impeccabile che lo rendeva adatto a qualsiasi ambiente. Fornito di grande cultura si presenta come uomo dagli orizzonti molto aperti, capace di andare all'essenziale. Si nota in lui una grande sensibilità artistica, letteraria, musicale, un finissimo sentimento del bello e un'anima di poeta. Una volta raggiunta la fede visse la vita cristiana in tutti i suoi aspetti: dalla preghiera alla carità.

Dai Diari apprendiamo, ammirati, come Dio abbia guidato il Servo di Dio Marcello Labor sui sentieri della grazia, aiutandolo in un cammino di conversione generoso e senza riserve fino alle vette dell'esperienza mistica. Dai Diari appare dotato di uno stile impeccabile che lo rendeva adatto a qualsiasi ambiente. Fornito di grande cultura si presenta come uomo dagli orizzonti molto aperti, capace di andare all'essenziale. Si nota in lui una grande sensibilità artistica, letteraria, musicale, un finissimo sentimento del bello e un'anima di poeta. Una volta raggiunta la fede visse la vita cristiana in tutti i suoi aspetti: dalla preghiera alla carità.

L'eucaristia amata e adorata, fatta centro della vita sacerdotale di un prete, che apriva la giornata con una prolungata sosta silenziosa davanti al tabernacolo; l'eucaristia alimento della fede e della vita interiore e sostegno nelle opere di evangelizzazione e di testimonianza cristiana. Questo è l'incitamento che si ricava dalla lettura di questo volume, dove vengono proposte le tracce di preghiera e di meditazione che il servo di Dio, Marcello Labor, proponeva settimanalmente ad un gruppo di anime di vita apostoliche, chiamate "Lampade viventi" nella cattedrale di San Giusto, ove fu parroco dall'autunno del 1948 al 1953.