Libri di Sara Bodini
Floriano Bodini, Giuseppe Guerreschi. Il ritratto
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 154
Il tema del ritratto ha accompagnato sin dalle origini l’amicizia fra Giuseppe Guerreschi e Floriano Bodini: già dalla fine degli anni Cinquanta, infatti, entrambi sentirono l’urgenza di reinventare un tema caro alla tradizione, ma che rischiava di richiudersi su se stesso e perdere di senso. Serviva loro una chiave nuova per svecchiare il genere da archetipi codificati e farne uno strumento di scandaglio esistenziale, che uscisse dagli schemi classici e dalla retorica celebrativa, per una presa mordente sulla realtà. Questo volume, attraverso la ricerca di critici e studiosi contemporanei, intende mettere a fuoco con più chiarezza la ricerca di entrambi, facendo inoltre emergere punti di contatto, rimandi e citazioni di motivi iconografici che migrano dalla scultura alla pittura e viceversa. A entrambi gli artisti risulterà infatti presto chiaro che l’unica via possibile, coerente con le rispettive inclinazioni stilistiche, è quella della metafora figurata, dell’allegoria: far affiorare l’anatomia interna, sottoporre il volto e il corpo a metamorfosi di vario genere, trasformandolo in un cippo, o in un complesso meccanico, non è un guizzo estroso e stravagante, ma un monito senza appello alla crisi morale del presente.
Mino Ceretti. La pittura come destino
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 202
Mino Ceretti è stato fra i pionieri del cosiddetto Realismo esistenziale e figura importante fra le ricerche di nuova figurazione del secondo dopoguerra a Milano. Il presente volume, pubblicato in occasione dei suoi novant'anni, dà conto di questo lungo percorso da molteplici prospettive: un viaggio dentro e intorno alla pittura, vissuta non solo come un mestiere, ma anche come un destino.
Renato Galbusera. Memoria del tempo presente
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 124
Questo libro, scritto a più mani da storici dell'arte e amici, vuole tracciare un primo bilancio del lungo viaggio di Renato Galbusera dentro la pittura e nell'impegno culturale e sociale, nella speranza di mettere a fuoco una delle figure più interessanti di operatore visivo attiva a Milano a partire dalla fine degli anni Sessanta. Galbusera, infatti, non è stato solo pittore ed erede di una importante tradizione di figurazione che percorre il dopoguerra, ma ha speso molte delle sue energie nella didattica delle arti e nell'azione culturale di base. Non è dunque possibile disgiungere queste due anime, perché in lui la pittura assume un tono e una funzione collettiva, nasce dall'esperienza dei collettivi studenteschi e nell'alveo delle iniziative accademiche e ambisce, per missione e vocazione, allo spazio pubblico. Viceversa, l'insegnamento di Galbusera docente ha sempre avuto come obiettivo quello di trasmettere il valore del lavoro di gruppo volto a un risultato condiviso e a uno spazio comunitario.