Libri di S. Ottaviani
Cosmopoli. Figure dell'esilio ebraico-tedesco
Enzo Traverso
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2004
pagine: 166
L'ascesa del nazismo al potere, nel 1933, segna l'inizio di un gigantesco esodo della cultura tedesca, una cultura in gran parte incarnata da intellettuali ebrei. Dispersi tra le due sponde dell'Atlantico, questi outsiders hanno profondamente rinnovato il pensiero occidentale, sia in Europa che in America. Nei saggi qui riuniti, l'autore mette a fuoco alcuni frammenti singolari e affascinanti dell'esilio ebraico-tedesco. Al di là del luogo comune, giusto ma unilaterale, che lo descrive come una "vita mutilata", l'esilio è sondato in queste pagine come un osservatorio del tutto nuovo sul mondo e sulla storia.
L'immigrazione o i paradossi dell'alterità. L'illusione del provvisorio
Abdelmalek Sayad
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2007
pagine: 127
Abdelmalek Sayad si interroga sulle cause e le ragioni che hanno determinano le partenze, e sulla diversità delle condizioni di origine. Rompendo con l'etnocentrismo, Sayad restituisce agli "immigrati", che sono anche degli "emigrati", la loro origine, e le particolarità che li caratterizzano e differenziano. Osservando da vicino la condizione degli "immigrati", introducendoci nel segreto delle sofferenze legate alla separazione, conducendoci al cuore della contraddizione costitutiva di una vita impossibile e inevitabile attraverso l'evocazione delle innocenti menzogne con cui si riproducono le illusioni a proposito della terra d'esilio, Sayad disegna un ritratto sorprendente di queste "persone fuori posto", sprovviste di un luogo appropriato nello spazio sociale e di una posizione nelle classificazioni sociali.
Una minaccia interna. Storia dell'opposizione ebraica al sionismo
Yakov M. Rabkin
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2005
pagine: 286
Associare gli ebrei allo Stato di Israele è un riflesso quasi automatico. "Stato degli ebrei" e "Stato ebraico" sono diventate espressioni di uso corrente. Tuttavia, tra i sostenitori incondizionati di Israele, ci sono più cristiani che ebrei. La presente opera spiega questo paradosso apparente e mette in evidenza un fenomeno poco conosciuto, tanto agli ebrei quanto ai non ebrei: l'opposizione al sionismo espressa in nome della Torah e della tradizione ebraica. Questa opposizione è tanto più significativa in quanto non può essere in nessun caso definita antisemita, contrariamente ai recenti tentativi di assimilare ogni antisionismo all'antisemitismo.
Attualità della vittima. La rappresentanza umanitaria della sofferenza
Philippe Mesnard
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2004
pagine: 124
I corpi straziati dagli attentati, dalle guerre in Africa, in Afghanistan, in Iraq o dal conflitto israelo-palestinese oscurano i corpi delle vittime di catastrofi umanitarie? Che cosa vediamo nella messa in scena mediatica di coloro che sono feriti, dilaniati o affamati? È vero che nel modo di mostrare la miseria e la sofferenza è in gioco una duplice posta cara al potere. È vero che le vittime non sono tutte né visibili, né riconosciute nello stesso momento e a pari titolo. Sullo scenario delle "nuove guerre" è cambiato tanto lo statuto della vittima, quanto quello delle politiche criminali. Per cogliere l'importanza di questi cambiamenti non sono tanto le violenze che vanno analizzate, quanto il loro contesto.