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Libri di Raffaella Roncarati

Dio, natura, umanità. Una prospettiva teologica di fronte alla crisi climatica

Markus Knapp

Libro: Libro in brossura

editore: Queriniana

anno edizione: 2025

pagine: 192

La crisi climatica è la sfida decisiva del nostro tempo, capace di alterare in modo irreversibile le condizioni di vita sul nostro pianeta. Ha degli aspetti tecnici e politici, ma ci impone anche una riflessione di fondo sul modo in cui concepiamo noi stessi e il nostro rapporto con la natura. L’ambizione umana a esercitare un totale assoggettamento e sfruttamento dell’ambiente che ci circonda, anziché garantirci sicurezza e benessere si rovescia in una minaccia per la nostra stessa sopravvivenza. Secondo alcuni, sono le religioni bibliche ad aver legittimato un rapporto predatorio con la natura, perché hanno promosso un dominio affidato dal Creatore all’umanità. Dal canto suo, Markus Knapp esamina a fondo questa accusa e, dialogando con importanti pensatori (in particolare con filosofi come Horkheimer e Adorno), sviluppa una potente interpretazione teologica della crisi climatica che corregge quei presupposti e ci porta a riconoscere la nostra dipendenza creaturale. La scrittura chiama gli umani a custodire in modo responsabile il creato, riconoscendone il valore intrinseco e l’indisponibilità. Il libro traccia così orientamenti fondamentali per riqualificare il rapporto umanità-natura, indispensabile per affrontare efficacemente – e radicalmente – l’attuale crisi che ci vede tutti coinvolti.
25,00

Carteggio

Carteggio

Hermann Hesse, Thomas Mann

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 336

Il dialogo epistolare tra Thomas Mann e colui che, tra gli scrittori della sua generazione, egli considerò «il più vicino e il più caro», e la cui crescita accompagnò «con una simpatia nutrita dalle diversità come dalle somiglianze», trae il proprio fascino dalla loro genialità, nonché dalla coerenza e dall’indipendenza con cui conferirono una molteplice e compiuta espressione a due tipi umani così diversi per origine, temperamento e stile di vita. In Germania, dopo la morte di Thomas Mann gli studi critici ne hanno permesso il pieno e obiettivo riconoscimento dell’opera e della figura, mentre il dibattito sul suo «fratello spirituale» ha assunto toni prevalentemente emotivi. Eppure, paradossalmente, lo stesso Thomas Mann aveva riconosciuto in Hesse la più pura incarnazione della tradizione e della lingua tedesca, e l’aveva fatto con intento provocatorio, proprio quando il «germanesimo» programmatico era in procinto di compromettere politicamente quella tradizione per interi decenni. «Possiamo nuovamente [...] dire sì alla natura tedesca e con profondo, complesso, perduto e rinnegato orgoglio, sentirci tedeschi» scriveva Thomas Mann riguardo a Hesse nel 1937. «Poiché nulla è più tedesco di questo poeta e dell’opera che è frutto della sua vita – nulla è più tedesco in quel senso antico, lieto, libero e spirituale a cui il nome tedesco deve la propria fama migliore e la simpatia dell’umanità». La simpatia dell’umanità senza dubbio, ma ancora per lungo tempo non quella della Germania ufficiale. Poiché «il Suo incorruttibile sguardo di verità» scriveva Mann a Hesse nel 1946 «ovviamente non Le viene perdonato dai tedeschi. E a chi lo hanno mai perdonato? Non amano la verità, non vogliono conoscerla, non conoscono il suo fascino e la sua forza purificatrice. Amano la foschia e lo stordimento, l’“animo” pigro, lamentevole, brutale». Solo successivamente, l’impetuosa riscoperta a livello internazionale dell’opera di Hesse, soprattutto da parte dei giovani, ha coinvolto anche la Germania e la profezia di Thomas Mann ha potuto finalmente realizzarsi: oggi i due «fratelli nello spirito» vengono universalmente riconosciuti come altissimi esempi della miglior Germania del secolo appena trascorso. Questa che presentiamo è la quinta ed ultima edizione apparsa in Germania del carteggio tra i due grandi scrittori, ampliata rispetto alle precedenti da nuovi e finora sconosciuti documenti, da un più ricco apparato di note, consentendoci così di seguire in tutta la sua profondità il percorso di questa amicizia, straordinariamente prezioso anche per la comprensione della realtà contemporanea.
32,00

L'amore che è Dio. Un invito alla fede cristiana

L'amore che è Dio. Un invito alla fede cristiana

Frederick Christian Bauerschmidt

Libro: Libro in brossura

editore: Queriniana

anno edizione: 2024

pagine: 212

«Dio è amore» è l’affermazione radicale del cristianesimo. Ce lo ricorda Frederick Bauerschmidt all’inizio di questa piccola meditazione sugli elementi essenziali della fede cristiana. In uno stile tanto ricco, quanto semplice ed elegante, egli ravviva quella affermazione, attingendo alla Bibbia, ai grandi scrittori cristiani e non cristiani del passato e alla sua esperienza personale, per mostrare quanto il cristianesimo sia sovversivo e remi spesso controcorrente. Rifuggendo dall’astratto e dal dogmatico a tutto vantaggio di uno stile amabile e invitante, Bauerschmidt ha qualcosa da offrire a tutti: a chi da sempre frequenta la chiesa, fino a quanti – anche fra le giovani generazioni – cercano sempre più la realizzazione spirituale al di fuori del cristianesimo istituzionale. E propone suggerimenti per ulteriori letture (scritturistiche e non) alla fine di ogni capitolo. Quell’amore che Dio è si rivela il punto di partenza perfetto per un viaggio spirituale verso una relazione più profonda con il Dio di Gesù Cristo. Prefazione di Sarah Coakley.
19,50

Carteggio

Carteggio

Hermann Hesse, Thomas Mann

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2014

pagine: 327

Il dialogo epistolare tra Thomas Mann e colui che, tra gli scrittori della sua generazione, egli considerò "il più vicino e il più caro", e la cui crescita accompagnò "con una simpatia nutrita dalle diversità come dalle somiglianze", trae il proprio fascino dalla loro genialità, nonché dalla coerenza e dall'indipendenza con cui conferirono una molteplice e compiuta espressione a due tipi umani così diversi per origine, temperamento e stile di vita. In Germania, dopo la morte di Thomas Mann gli studi critici ne hanno permesso il pieno e obiettivo riconoscimento dell'opera e della figura, mentre il dibattito sul suo "fratello spirituale" ha assunto toni prevalentemente emotivi. Eppure, paradossalmente, lo stesso Thomas Mann aveva riconosciuto in Hesse la più pura incarnazione della tradizione e della lingua tedesca, e l'aveva fatto con intento provocatorio, proprio quando il "germanesimo" programmatico era in procinto di compromettere politicamente quella tradizione per interi decenni. "Possiamo nuovamente [...] dire sì alla natura tedesca e con profondo, complesso, perduto e rinnegato orgoglio, sentirci tedeschi" scriveva Thomas Mann riguardo a Hesse nel 1937. "Poiché nulla è più tedesco di questo poeta e dell'opera che è frutto della sua vita - nulla è più tedesco in quel senso antico, lieto, libero e spirituale a cui il nome tedesco deve la propria fama migliore e la simpatia dell'umanità". La simpatia dell'umanità senza dubbio, ma ancora per lungo tempo non quella della Germania ufficiale.
29,00

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