Libri di P. De Marchi (cur.)
Rosagarda
Giorgio Orelli
Libro: Copertina morbida
editore: Casagrande
anno edizione: 2021
pagine: 120
La vita di una piccola comunità alpestre, con le sue storie ora comiche ora venate da sordi risentimenti, in anni in cui la civiltà contadina seguiva ancora consuetudini millenarie, regolate sul ciclo delle stagioni. Rosagarda è un microcosmo che dalla dolce conca in cui è adagiato il paese si estende verticalmente fino ai pascoli d'alta quota, oltre i duemila metri, dove vivono camosci, marmotte e fagiani, e dove i contadini, con maggiore o minore convinzione, imbracciano il fucile da caccia. La modernità, intanto, letteralmente si espone sull'altro versante della valle, assumendo forme primordiali, adamitiche. Il protagonista-narratore si aggira tra le case e nei prati, mentre la memoria gli restituisce immagini e volti che tornano a farsi vivi nell''allegro giusto' di un racconto nel quale ogni dettaglio ha il suo perché: «... faresti una bella cosa seguendo l'esempio dei grandi maestri d'una volta, che riposandosi si divertivano a pitturare in un qualche angolo qualcosa d'impensato, di cui poi magari si dice che è la cosa più bella». Benché Orelli riprenda qui motivi e figure in parte già noti anche attraverso le sue poesie, questo trittico di racconti, frutto di una serie di riscritture risalenti agli anni '90, costituisce di fatto un libro inedito e una delle principali sorprese del suo lascito letterario.
Pomeriggio bellinzonese
Giorgio Orelli
Libro: Copertina morbida
editore: Casagrande
anno edizione: 2017
pagine: 69
Si tratta di una passeggiata narrativa fatta di tanti piccoli incontri, con persone ma anche animali, perfino una scimmia con «una testa da giudice che ha appena tenuto giudizio o lo terrà fra poco», in una città di provincia che «non sembra tramutare con un ritmo troppo diverso da quello del cuore umano» e dove «ogni conato di svariare (di evadere, come si dice) prende tinta d'avventura». Uscito per la prima volta nel 1978 in un pregiato volume d'arte, il racconto viene qui riproposto insieme ad altre quattro prose ambientate a Bellinzona, pagine ora liriche ora argute o apertamente comiche, scritte tra gli anni Cinquanta e l'inizio del Duemila.
Tutte le poesie
Giorgio Orelli
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 480
Ticinese, autore di importanti saggi su Dante, Petrarca, Pascoli e Montale, traduttore del Goethe lirico, Giorgio Orelli è uno dei maggiori poeti in lingua italiana del secondo Novecento. Dopo l'esordio nel '44 con "Né bianco né viola" - prefato da Gianfranco Contini -, s'impone all'attenzione della critica nei primi anni Cinquanta, quando le sue poesie sono accolte, insieme a quelle di Sereni, Risi e altri, nella "Linea lombarda" di Anceschi, e con quelle di Zanzotto, Pasolini e Cattafi nell'altrettanto "storica" "Quarta generazione" di Piero Chiara e Luciano Erba. Qui, tuttavia, sono già evidenti le premesse di un percorso poetico autonomo, che ha saputo mantenere negli anni un originale equilibrio tra fedeltà alla tradizione e motivato sperimentalismo. Come osserva Pier Vincenzo Mengaldo, nel succedersi delle principali raccolte i versi di Orelli dimostrano una straordinaria aderenza agli "oggetti" e alla realtà, alla vita e alle "occasioni" come privilegiate fonti di poesia: da "L'ora del tempo" (1962) a "Spiracoli" (1989), passando per la tappa fondamentale di Sinopie (1977), questo poeta capace di alternare grazia ironica e forte preoccupazione etica e civile approfondisce quella dimensione epigrammatico-narrativa che lo contraddistingue e che giunge a compimento con "Il collo dell'anitra" (2001), per offrire una prova ulteriore nel laboratorio inedito del suo "quinto" libro, "L'orlo della vita". Introduzione di Pier Vincenzo Mengaldo.