Libri di P. Barbetta (cur.)
Louis Wolfson. Cronache da un pianeta infernale
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2014
pagine: 256
Louis Wolfson (1931), scrittore schizofrenico. Tra i sintomi una radicale impossibilità di ascoltare la lingua madre, l'inglese. Per questa ragione Gilles Deleuze, che scrive l'Introduzione al suo primo romanzo, lo indica come inventore del walkman. Il piccolo altoparlante di una radiolina che trasmette in francese collegato alla testina di uno stetoscopio con del nastro adesivo. Wolfson escogita un modo pratico e radicale per sfuggire all'assoggettamento del potere. Quale maggior potere della lingua madre dominante, se si tratta poi dell'inglese. Wolfson apre un grande dibattito tra gli intellettuali francesi. Cosa significa delirio, in letteratura e nella vita quotidiana. È un caso letterario e un caso di schizofrenia: una scissione culturale, a Parigi uno scrittore, a New York uno schizofrenico. Questo volume contiene i contributi di studiosi che praticano i testi di Wolfson da differenti punti di vista: letterario, cinematografico, antropologico, filosofico e clinico. I romanzi dell'autore sono analizzati in una prospettiva polifonica, dagli studi francesi degli anni Settanta e, più recentemente, nordamericani.
Divenire umano. Von Foerster e l'analisi del discorso clinico
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 119
Questo volume raccoglie alcuni contributi sul pensiero di Heinz von Foerster scritti da psicoterapeuti per commemorarne la scomparsa. In particolare, il saggio di Pakman raccoglie gli spunti delle teorie di von Foerster e le ricolloca nella pratica clinica. È un esercizio di costruzionismo sociale nel suo impianto teorico e un puntiglioso esercizio di casistiche cliniche sotto il profilo applicativo e risuona di tutti i più significativi contributi del postmoderno, da Foucault a Glaserfeld, da Marturana a Schön. Il saggio di Bertrando e Bianciardi riprende il tema dell'etica in senso restrittivo, stimolando il lettore intorno al ruolo del terapeuta.
Le radici culturali della diagnosi
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2005
pagine: 143
Questo libro costituisce il primo approccio italiano alla costruzione di un discorso culturale sulla diagnosi e intende offrire un significativo contributo alla riapertura di un dibattito avviato da Michel Foucault e da Gregory Bateson e precocemente abbandonato: quello sull'importanza della storia sociale, dell'antropologia culturale e degli studi sulla comunicazione in relazione all'insorgenza, alla definizione e alla cura della psiche. In un certo senso, il volume riprende alcuni aspetti della ricerca di Ernesto de Martino. Allo stesso tempo, si aggancia agli studi di autori dell'area anglosassone e nordafricana.

