Libri di Marta Valeri
Cento scene di vita sovietica
Michail Zošcenko
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 560
Michail Zoscenko è stato uno degli autori più prolifici e di maggior successo nei primi decenni della Russia sovietica. Ma soprattutto è stato uno scrittore davvero "popolare": popolari sono infatti i temi trattati, popolari l'ambientazione, i personaggi, la forma adottata (raccontini brevi, storielle umoristiche, spesso riuniti in cicli con personaggi ricorrenti) con specifici richiami alla tradizione folclorica slava. E popolare è la lingua che Zoscenko utilizza: ironica fino al sarcasmo, ferocemente parodistica, ricca di una vasta gamma di registri e di colori locali, "maleducata" (ma in realtà assai sofisticata). È lo skaz , un idioma misto di espressioni comuni, magari storpiate, locuzioni libresche, termini giornalistici, che mima la spontaneità del parlato spesso con esiti grotteschi e, in un rapporto strettissimo tra l'autore e i suoi lettori, dà vita a una nuova letteratura realista. Amatissimo dal pubblico, meno dalla critica e ancora meno dall'intellighenzia di regime, Zoscenko rimane una figura atipica, uno scrittore difficilmente etichettabile. In un'epoca che comincia a privilegiare la dimensione monumentale dell'arte, egli narra usi, costumi e psicologia dell'homo sovieticus partendo da pretesti narrativi provocatoriamente banali, che finiscono per svelare la contraddittorietà della realtà sociale, politica e culturale scaturita dalla Rivoluzione.
Laggiù, in provincia. Luoghi e testi
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2016
pagine: 152
Il tema della provincia, da tempo materia di studio per gli slavisti - come testimoniano sia i numerosi convegni e pubblicazioni sia la solidità di un filone di ricerca ormai ben definito - ha conquistato un numero sempre maggiore di studiosi di altre discipline. Ciò ha indotto sia a interrogarsi sulla metodologia da adottare sia a porre le premesse per un nuovo approccio, successivamente definito geocritico. Tale approccio mette il luogo al centro del dibattito, rifiuta di escludere il reale dal testo letterario, affronta la correlazione tra referente geografico e rappresentazione letteraria da una prospettiva mobile che non separa più lo spazio dalla rappresentazione di cui è oggetto.