Libri di Juri Leoni
Onorio III, i frati minori e la Regola del 1223
Libro
editore: Ist. Storico per il Medioevo
anno edizione: 2023
Specchio di illuminazione. Vita di S. Caterina da Bologna scritta da Illuminata Bembo
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca Francescana
anno edizione: 2020
pagine: 232
Attraverso un testo distante da noi più di cinque secoli, il lettore viene condotto a rivivere la straordinaria esperienza di un gruppo di donne coraggiose, di nobili origini, desiderose di vivere radicalmente la loro vocazione di Sorelle Povere di santa Chiara. La figura che spicca all'interno di questo gruppo è quella di santa Caterina da Bologna, cresciuta ed educata nella raffinata corte estense a Ferrara, dove studia musica, pittura, danza, impara a poetare e diventa esperta nell'arte della miniatura. Entrata nel monastero di Ferrara, verrà poi inviata a Bologna per dare vita al nuovo monastero del Corpus Domini, dove ancora oggi è custodito il suo corpo. La sua discepola Illuminata Bembo, di nobile famiglia veneziana, pochi anni dopo la morte, racconterà la vita della Santa che qui viene pubblicata in una nuova versione.
I dodici giardini
Caterina Vigri
Libro: Libro in brossura
editore: Sismel
anno edizione: 2019
Il trattato, noto con il titolo "I dodici giardini", è un’opera redatta in due lettere indirizzate a una non meglio identificabile «dulcissima, preclara et in Cristo Iesù ornatissima madona er sorella». Attribuita con buona probabilità a santa Caterina da Bologna (1413-1463), importante figura di clarissa del monastero del Corpus Domini di Ferrara, fondatrice del monastero delle clarisse di Bologna e autrice de "Le sette armi spirituali" (A. Degl’Innocenti, Firenze 2000) e di numerosi componimenti oggi riuniti sotto il titolo di "Laudi, trattati e lettere" (S. Serventi, Firenze 2000), l’opera traccia un percorso di ascesi articolato in tre giornate di cammino, indicanti i tre tradizionali gradi dell’itinerario spirituale («incipienti», «proficienti», «perfetti»), attraverso dodici giardini; a ogni giardino è attribuito un fiore o un frutto particolare, corrispondente ciascuno ad una virtù che aiuterà l’anima «viatrice e peregrina» a raggiungere la «cella vinaria» e «riposare nel grembo del dillecto». Il trattato, composto in volgare padano-emiliano del XV secolo, un vero e proprio gioiello della letteratura monastica femminile, è ricco di citazioni scritturistiche e patristiche.

