Libri di G. Tridente
La missione digitale. Comunicazione della Chiesa e social media
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2016
pagine: 156
Questo volume nasce con l'intento di offrire una riflessione agile sulla comunicazione della Chiesa nell'ambito dei social network e del web. Attraverso le riflessioni di docenti ed esperti di comunicazione, si esplorano le dinamiche della conversazione online per offrire spunti a chi si occupa di comunicazione in istituzioni ecclesiali, educative o di servizio sociale. Il testo non è rivolto solo agli addetti ai lavori, ma a chiunque voglia fare della sua presenza online un'occasione per cooperare al bene comune. Oggi, infatti, la comunicazione non è più un semplice affare per professionisti (giornalisti e comunicatori) ma qualcosa a cui ciascuno contribuisce con la sua vita in rete. Educatori, genitori, artisti, ecclesiastici, religiosi, volontari: tutti sono chiamati a dare il loro apporto alla "missione digitale", giacché il Web non è solo uno strumento, ma un ambiente da abitare, in cui si possono costruire legami, incontrare persone e arricchire le proprie esperienze.
Informazione religiosa oggi. L'esempio di Giuseppe De Carli
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2015
pagine: 120
Oggi, in una fase in cui il giornalismo sta vivendo trasformazioni profonde, l'esempio di Giuseppe De Carli non è superato. È vero, il giornalismo è cambiato e sta cambiando sempre più velocemente. L'affermarsi di nuovi strumenti, come i social network, ha moltiplicato le fonti e l'interattività, e la distinzione tra fonti e destinatari del messaggio è sempre più sfumata. La figura del giornalista, di conseguenza, è in crisi. Ma sono sicuro che Giuseppe De Carli avrebbe precisato: non dimenticate che la parola crisi viene da un verbo greco che significa separare, cernere, quindi discernere, giudicare, valutare. Si tratta di decidere chi e che cosa vogliamo essere in questo nuovo scenario. Nella consapevolezza che la comunicazione è sì questione tecnica ma è, prima ancora, questione morale. Un grande inviato, Ryszard Kapuscinski, una volta fece un ritratto del giornalista, e secondo me quella sua lezione dovrebbe essere mandata a memoria da noi tutti. Disse che il cinico non è adatto a questo mestiere. Disse che per fare del giornalismo si deve essere innanzi tutto degli uomini buoni, o delle donne buone, dei buoni esseri umani, perché "le persone cattive non possono essere dei bravi giornalisti". Disse poi che le nuove tecnologie, pur facilitando enormemente il nostro lavoro, non ne prenderanno mai il posto, perché ci sarà sempre bisogno di giornalisti con la voglia di prepararsi e di studiare...
Dio è comunicazione per eccellenza. Giuseppe De Carli, professionista al servizio della Verità
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2014
pagine: 112
"L'ultima immagine che conservo di Giuseppe De Carli è del marzo 2010. Vulcanico, entusiasta come sempre, una raffica di idee. Non riusciva a stare fermo un attimo su quella poltrona. Ci aveva convocato nel suo studio di Borgo Sant'Angelo, voleva coinvolgere i colleghi del Tg2 nel progetto di uno speciale su Papa Wojtyla che fu trasmesso poi il 18 maggio 2010. Fu l'ultima sua produzione, morì due mesi dopo. Era già malato, un segreto che per pudore conservava per sé. Anche noi ignoravamo la gravità del male, e nulla nei suoi modi e nel suo volto lo faceva presagire. Lo intricava come tutte le cose nuove e un po' audaci l'idea di ollaborare con giornalisti di una testata diversa e storicamente 'competitiva' rispetto al suo Tg1, in cui aveva profuso tante energie prima di impegnarsi come responsabile della struttura Rai Vaticano. Collaborazione inedita, già sperimentata giusto un anno prima, in occasione del viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa (maggio 2009). Indimenticabile la telecronaca che facemmo insieme della preghiera del Papa sul Monte Nebo in Giordania. E la Messa a Nazareth, sul Monte del precipizio, sveglia alle tre e mezza della notte. Lui felice come un bambino, mai un lamento per i disagi (...). E poi il commento in diretta dell'evento, la solita professionalità, pagine e pagine di appunti preparati con pignoleria su ogni aspetto storico e liturgico della Messa in Galilea."
Teoria e pratica del giornalismo religioso. Come informare sulla Chiesa Cattolica: fonti, logiche, storie, personaggi
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2014
pagine: 422
Nel 2005, durante la Messa per l'inizio del ministero petrino, Benedetto XVI definì la Chiesa una realtà "viva" e "giovane", che "porta in sé il futuro del mondo". A tre giorni dalla sua elezione, Papa Francesco, nel corso di un incontro con i giornalisti che avevano seguito le fasi della Sede Vacante e del Conclave, ha offerto una vera e propria "ermeneutica" della comunicazione, spiegando che, per svolgere un buon lavoro informativo sulla Chiesa cattolica, occorre conoscerne la "vera natura", "il suo cammino nel mondo, con le sue virtù e con i suoi peccati", e "le motivazioni spirituali che la guidano e che sono le più autentiche per comprenderla".Il presente manuale prende le mosse proprio da queste "pietre miliari" consegnateci dagli ultimi due Pontefici: la consapevolezza che l'Istituzione religiosa di cui ci occupiamo non è soltanto un ente dotato di una propria struttura giuridico-amministrativa, ma è anche un "corpo vivo", "giovane" e perciò contemporaneo dell'uomo; e la necessità, insita nella stessa vitalità del corpo-Chiesa, di assumere, per raccontare adeguatamente questa realtà, la sua essenza spirituale, essenza che ne definisce la "vera natura", e che si identifica, in definitiva, con la Verità, la Bontà e la Bellezza "in persona", vale a dire, con Dio. Rivolto a tutti coloro che si affacciano alla professione giornalistica nel campo dell'informazione religiosa e agli studenti delle Facoltà di giornalismo e di comunicazione.

