Libri di G. Nadiani
Racconto dell'aldilà
Matthias Politycki
Libro: Copertina morbida
editore: CartaCanta
anno edizione: 2013
pagine: 102
Hinrich Schepp, sinologo libero docente alla Freie Universität di Berlino, dopo decenni di semicecità, giunto alla soglia dei sessant'anni si sottopone a un intervento agli occhi e inizia a guardare il mondo da una prospettiva completamente diversa, con il desiderio di recuperare quanto pensa di avere perduto fino a quel momento. Comincia così a frequentare, insieme ai suoi dottorandi, una bettola della zona universitaria e qui, un giorno, incrocia lo sguardo di una cameriera slava che porta tatuato sul collo uno dei 64 simboli dell'I Ching, l'antico libro della saggezza cinese di cui è studiosa sua moglie Doro. Da sempre editor dei testi del marito, Doro s'imbatte nel frattempo in un vecchio manoscritto di Schepp, tentativo rigettato di un romanzo giovanile, che aprirà prospettive inattese sul presente della coppia e soprattutto sulla vita di Hinrich, impegnato a fare i conti con un plico di appunti lasciati sulla scrivania dalla moglie e con un freddo, scuro lago in cui, secondo Doro, chi è appena morto deve andare per morire una seconda volta. Matthias Politycki spalanca ai lettori l'abisso dell'infedeltà coniugale e mostra come l'idea della morte possa mettere in dubbio anche le più solide certezze amorose.
Prendo le sigarette e torno. Testo originale a fronte
Michael Augustin
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 1999
pagine: 80
Parole come l'erba. Testo originale a fronte
Markus M. Jung
Libro: Copertina morbida
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2004
pagine: 112
"La scrittura lirica di Jung è fondata su accorgimenti fonosimbolici, su sfumature di senso e polisemie permesse dalla sua lingua alemannica, a seconda che il testo venga semplicemente letto oppure solamente pronunciato ad alta voce, sollecitando le peculiarità del dialetto in qualità di codice eminentemente orale (Mund-art, "modalità della bocca"). Il mondo, in quanto scrittura, va (ri)decifrato, in particolare nelle ferite inferte ai suoi abitatori e alla natura, e proprio la Mundart, ricreata in poesia, permette di rinominare le cose attraverso la sua essenzialità, la sua "semplicità". Elementi linguistici all'apparenza ben noti vengono ricaricati di suono e di senso aprendo lo sguardo verso un nuovo mondo percepito in modo nuovo."
Poesia fiamminga contemporanea. Testo originale a fronte
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 1998
pagine: 192
Tacchi a spillo sulla tastiera di Monk. Testo originale a fronte
Klaus J. Thies
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2000
pagine: 80
"Solo l'inizio possiede la pienezza, i primi minuti con una donna, le prime frasi a casa sua. Non intaccate dalla muffa del quotidiano, assolutamente brevi e non consunte, come gli assoli di Charlie Parker, così, via! Tre minuti e mezzo dovreste sopportarli. Lo so: non hai più tempo. Il tempo non esiste più. Testi brevi dunque, che abbiano ancora abbastanza forza da scoppiarti in testa". Questa citazione ci immette nella dibattuta questione circa le possibilità di definire e classificare in modo inequivocabile le testualità brevi. "Miniature", "storie", infinita ironia e l'assurdo che dilaga: un autore che incontra per la prima volta il pubblico italiano.
Amanda. Vicissitudini di sogno del campeggiatore H. T.
Oswald Andrae
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2000
pagine: 80
La lettura di Amanda ci immette in una sorta di "romanzo di paesaggio", in cui palese è l'ironia compositiva di cui l'autore dà prova: assenti l'intenzione del grande impianto narrativo, l'azione e l'intreccio, lo studio della psicologia dei personaggi, troviamo invece consistenti dosi di fantasia, avventura, problematiche sociali e ideologiche, studio di costumi e realtà storico-geografiche, scaglie di universale nel particolare. Elementi che rientrano di diritto nel grande romanzo in progress che Oswald Andrae è andato scrivendo con l'insieme della sua opera: la continua, amorevole testimonianza della fragilità e dell'insufficienza dell'uomo e del suo insopprimibile desiderio di giustizia redentrice.
Ai margini della notte
Friedo Lampe
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2000
pagine: 144
Con una tecnica romanzesca ispirata al cinema, "Ai margini della notte" presenta la vita notturna - tra il crepuscolo e mezzanotte - nel quartiere del porto di Brema. Una pellicola in bianco e nero, in cui Lampe svolge davanti al lettore un fascio di esistenze parallele o allacciate: monelli scorrazzanti, madri preoccupate, doganieri in uniforme, ragazze facili, marinai, studenti universitari, vecchi che si spengono, artisti del varietà, lottatori... E per quanto breve sia la loro apparizione sulla scena, l'humour bremese di Lampe, riesce a rivelare il segreto e la diversità dei loro animi e la condizione umana di un microcosmo sul margine della catastrofe.
Tentativi di mantenere la calma. Testo tedesco a fronte
Ror Wolf
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2001
pagine: 96
L'autore nasce in Turingia nel 1932. Trasferitosi in Germania Federale nel 1953, dopo studi di germanistica, sociologia e filosofia ad Amburgo e Francoforte e collaborazioni stabili tra il 1961 e il 1963 con la radio, inizia l'attività di scrittore. Numerosi e altamente qualificati i riconoscimenti. "Tentativi di mantenere la calma" è una raccolta di racconti brevi. Testo originale a fronte.
Temporale a settembre
Friedo Lampe
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2002
pagine: 96
L'autore presenta tante scene intessute le une nelle altre e che si dissolvono in modo cinematografico, tanti destini intrecciati e dispersi dall'esistenza che prendono forma nelle poche ore di un afoso pomeriggio in una città del Nord della Germania devastata e purificata da un violento temporale, vero e propio protagonista unificatore del romanzo.
Così parlò la montagna. Poesie in dialetto tirolese (Ötztal). Testo tedesco a fronte
Hans Haid
Libro: Libro in brossura
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2003
pagine: 112
L'utopia ultima di una poesia intesa antropologicamente, e non più solo letterariamente, sembra animare paradigmaticamente la scrittura di Haid, passando attraverso l'indignazione, l'ironia e la satira di denuncia, il tutto per illimitato amore verso la propria "Heimat", nella fattispecie le Alpi tirolesi, la Ötztal col suo dialetto, il ristretto habitat montanaro da cui si diparte la ferita universale inferta dal sistema economico imperante. Con la semplice elencazione verticale, a "valanga', di dati umani e paesaggistici, di verbi all'infinito o al participio passato in versi "semplici" e brevissimi, avvalentisi della forza scardinante insita nell'evocativa vocalità del suo dialetto Haid riesce a scuotere sempre i suoi ascoltatori e lettori.
L'utile della poesia. Testo neerlandese a fronte
Willem M. Roggeman
Libro: Libro in brossura
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2004
pagine: 72
In questa breve antologia poetica di Roggeman in italiano, sembra predominare fin dal titolo un ironico corpo a corpo con la presunta realtà che fonda la sua ragion d'essere sulla fiducia illimitata nella forza creatrice e salvifica della parola. È la parola a custodire, in un anarchico, surreale momento di rivolta, la stupenda fragilità dell'umano, singolare e entusiasmante in ogni sua storia ma, ahimè, destinato a perire per sempre. Sembra quasi di trovarsi di fronte a una di quelle opere di Daniel Spoerri: le tazzine coi fondi di caffè essiccati, il posacenere pieno di mozziconi e cenere, le posate e i fiammiferi spenti sparsi sul tavolo.