Libri di D. Lipari
Stato modesto, stato moderno. Strategie per un cambiamento diverso
Michel Crozier
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Lavoro
anno edizione: 2009
pagine: 284
Lo Stato burocratico vive un declino ormai irreversibile. La sua pretesa di modernizzare la società è fallita, mentre sono le forze attive della società che possono aiutarlo a rinnovarsi. Un vero Stato moderno deve essere anzitutto uno Stato modesto, che cessi di comandare e regolamentare ad arbitrio e si ponga al servizio di un pubblico che rispetta e comprende. Michel Crozier propone in questo volume ormai classico, e riedito in veste rinnovata, una strategia semplice di cambiamento. Alla denuncia della megalomania dei politici accompagna l'analisi di come si possano utilizzare le risorse umane (la buona volontà dei cittadini come la competenza dei funzionari), elaborando procedure realistiche di riconversione degli apparati pubblici.
Coltivare comunità di pratica. Prospettive ed esperienze di gestione della conoscenza
Etienne Wenger, Richard McDermott, William M. Snyder
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2007
pagine: 292
Le imprese hanno bisogno di comprendere esattamente quali conoscenze possono fornire loro un vantaggio competitivo, potenziarle nelle azioni concrete e diffonderle nell'organizzazione. "Coltivare comunità di pratica" rappresenta un modo pratico per gestire le risorse conoscitive con la stessa sistematicità con cui le imprese gestiscono altre risorse.
Società dell'informazione e welfare state. La lezione della competitività finlandese
Manuel Castells, Pekka Himanen
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2006
pagine: 220
La società dell'informazione si deve necessariamente associare a una concezione individualistica, all'iniziativa privata, a una modesta fornitura di beni pubblici? Castells risponde a queste domande ricorrendo all'analisi del modello finlandese. La Finlandia non è un paese tradizionalmente ricco. È, al contrario, un paese che si è arricchito tramite un rapidissimo sviluppo economico, nel corso dell'ultimo quarto di secolo. Ma a differenza degli altri nuovi entrati nel salotto buono del capitalismo mondiale, la Finlandia ha mantenuto un sistema di protezione sociale tra i più progrediti del mondo. Che cosa possono imparare da questo esempio gli altri paesi europei? Potrebbe essere esportato e applicato anche in Italia?