Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Cristiana De Falco

L'arte di trasformare la mente. La pratica tibetana del lojong

L'arte di trasformare la mente. La pratica tibetana del lojong

B. Alan Wallace

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2024

pagine: 264

Questa nuova edizione del Buddhismo come atteggiamento mentale è stata completamente rivista ed è stata ampliata dall’autore con la traduzione dal tibetano di tre brevi testi di Atisa. La vera natura della realtà, secondo una classica metafora buddhista, è simile a quella dell’arcobaleno: quanto più la si esamina da vicino, tanto più svanisce alla vista. I fenomeni, nell’ipotesi buddhista, non esistono in modo oggettivo e indipendente dalle nostre percezioni: c’è in essi una componente soggettiva senza la quale non esisterebbero. Una simile affermazione scuote le fondamenta stesse della visione occidentale della realtà. La pratica del lojong, che come ogni insegnamento buddhista si basa su questa concezione, è fondata su una serie di aforismi che costituiscono un vero e proprio ‘allenamento dell’atteggiamento mentale’ (da lo, che significa ‘atteggiamento, mente’, e jong, ‘allenare, purificare’). Insegnato dal saggio Atisa mille anni fa, l’Allenamento mentale in sette punti è contestualizzato da Wallace nell’ambito del mondo occidentale, risultando così del tutto attuale anche nel XXI secolo. Per non essere trascinati da problemi, angosce, fugaci desideri e frustrazioni della vita quotidiana sorge la necessità di ‘riallineare’ i nostri atteggiamenti, così come si ‘riallinea’ una spina dorsale storta. Il lojong costituisce in tal modo una sorta di breviario quotidiano da applicare concretamente in ogni situazione della vita, per trasformare ogni esperienza, positiva o negativa, in uno strumento di evoluzione spirituale. A proposito dell’allenamento mentale, Sua Santità il Dalai Lama ha affermato: “Questa pratica è tenuta in grande considerazione in Tibet, e nel corso dei secoli è stata commentata dai maestri di tutti i lignaggi. Essa racchiude l’essenza del buddhismo tibetano. Le tecniche semplici ma efficaci per allenare la mente a sviluppare l’attenzione per gli altri e a trasformare le avversità in vantaggio sono diventate di fatto parte dello spirito tibetano”.
22,00

Gli yogin del Ladakh. Un pellegrinaggio tra gli eremiti dell'Himalaya buddhista

Gli yogin del Ladakh. Un pellegrinaggio tra gli eremiti dell'Himalaya buddhista

John Crook, James Low

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2013

pagine: 316

Questo libro esplora il buddhismo tibetano da un punto di vista insolito e piuttosto impegnativo: l'osservazione diretta, sul campo, delle sue manifestazioni e pratiche da parte degli eremiti dell'Himalaya. I due autori, etologo-antropologo il primo e tibetologo-psicoterapeuta il secondo, entrambi con una solida esperienza di meditazione buddhista, hanno visitato remoti monasteri e grotte per incontrare gli yogin e i lama del Ladakh, eredi di una tradizione di cui sono ormai gli unici portatori viventi. Seguaci della scuola Kargyupa, che conta tra i suoi santi figure eminenti quali Marpa e Milarepa, questi yogin, più che alla filosofia e all'etica buddhista sono dediti a uno stile di vita arduo e a pratiche meditative complesse, trasmesse in grande segretezza solo a chi si è consacrato al loro stesso sentiero. La disciplina interiore ha donato loro un senso di onestà, disponibilità, cordialità, abnegazione, accettazione dell'altro, una saggezza che non è mera conoscenza e che non si manifesta tanto nelle loro parole, quanto nel loro intero modo di essere e di agire. Il volume comprende la traduzione di un manoscritto inedito di Tipun Padma Chogyal, affidato a James Low perché fosse reso noto in Occidente: "Il quaderno di appunti sulla meditazione", un testo che illustra i vari stadi di sviluppo della pratica della Mahamudra.
28,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.