Libri di A. Petrini
«Vi metto fra le mani il testo affinché ne possiate diventare voi gli autori». Scritti per Franco Perrelli
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2022
pagine: 380
Professore Ordinario di Discipline dello Spettacolo all'Università di Torino (e da un paio di anni a Bari), Franco Perrelli, di cui in questo libro si festeggiano i settant'anni, ha rivestito impegnativi incarichi istituzionali nell'Accademia e ha pubblicato scritti scientifici di grande rilievo. Le linee-guida del volume sono le quattro tematiche forse prevalenti nella sua ricerca. Ciascuno dei 40 amici-studiosi e uomini di teatro a cui si devono gli interventi ha focalizzato infatti il proprio contributo su uno di questi argomenti: 1. Teatro e letteratura nordici, 2. Teorie e poetiche del teatro, 3. Regia, 4. Actor. A ciò si aggiungono le Testimonianze su alcuni aspetti dell'attività extra-accademica di Perrelli.
L'Ottobre delle arti
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 312
Uno degli eventi più importanti e decisivi della storia del Novecento, la Rivoluzione d'Ottobre, ha avuto, come è noto, ripercussioni cruciali anche nel mondo delle arti. Anzi, si potrebbe forse affermare che proprio l'Ottobre sia stato uno di quei momenti della storia della modernità in cui diversi ambiti della vita si sono in effetti mescolati, modificandosi e influenzandosi a vicenda: la politica, la cultura, l'arte, la morale, persino gli affetti. Il Convegno di cui qui pubblichiamo gli Atti - organizzato dalla Sezione Media Musica e Spettacolo del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Torino - ha inteso discutere tanto del ruolo delle arti durante gli anni della Rivoluzione (in particolar modo del cinema, della musica e del teatro) quanto delle eredità che quelle opere e quei maestri hanno consegnato al Novecento maturo, attraverso la discussione di casi specifici ma anche grazie ad alcuni interventi di artisti, preziosissimi come sempre.
La grande trasformazione. Il teatro italiano fra il 1914 e il 1924
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 208
Il convegno La grande trasformazione. Il teatro italiano fra il 1914 e il 1924, di cui qui pubblichiamo gli atti, ha inteso indagare l'evoluzione della scena italiana durante gli anni del primo conflitto mondiale a cento anni dalla sua conclusione. L'attenzione si è concentrata non solo sul periodo che ha preceduto l'avvio delle ostilità, ma anche, e per certi versi soprattutto, sulle eredità degli anni successivi. Di qui la periodizzazione indicata nel titolo, che può forse apparire sorprendente a un primo sguardo. Eppure è in questo decennio, segnato fra l'altro da violente e profonde trasformazioni politico sociali - dalla Grande Guerra appunto, agli echi della Rivoluzione d'Ottobre, all'avvento del Fascismo - che il teatro comincia, da un lato, a mostrare le crepe che si stanno aprendo dal punto di vista della sua eredità ottocentesca e dall'altro lato a evidenziare alcuni primi elementi di discontinuità.Il convegno ha approfondito questi temi sia osservandoli analiticamente sia intrecciandoli fra loro, entrando nel vivo di un tempo teatrale di estremo interesse, di cui non erano stati forse ancora esplorati a fondo i gangli principali.
Il laboratorio di Lucio Ridenti. Cultura teatrale e mondo dell'arte in Italia attraverso «Il Dramma» (1925-1973). Atti del Convegno
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 288
Bollato spesso dalla nuova critica teatrale come passatista e nostalgico, «Il Dramma» (periodico fondato nel 1925 da Pitigrilli insieme a Lucio Ridenti, che ne fu il vero animatore e il direttore fino al 1973) e il suo archivio, prodotto in decenni di lavoro redazionale "sul campo", costituiscono oggi una vera e propria riscoperta storica, offrendosi come uno strumento imprescindibile per chiunque voglia penetrare la cultura teatrale del nostro Paese. Esso risente fortemente della poliedrica personalità di Ridenti, già attore, fotografo, consigliere d'eleganza (e dandy egli stesso), giornalista, editorialista, intenditore d'arte. Il convegno di studi "Il laboratorio di Lucio Ridenti. Cultura teatrale e mondo dell'arte in Italia attraverso «Il Dramma» (1925-1973)", di cui vengono pubblicati in questo volume gli Atti, rappresenta la prima iniziativa di esplorazione sistematica e organica del Fondo Lucio Ridenti, avvalendosi di competenze e sguardi incrociati, nel solco di quel laboratorio di sapere, mestiere e passione che è stato appunto «Il Dramma».
Riviste di teatro e ricerca accademica. Un colloquio e un inventario
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2016
pagine: 223
Il volume riporta gli esiti d'una progetto di ricerca sulle riviste teatrali che la Consulta Universitaria del Teatro ha svolta ad ampio spettro, in diverse fasi e con differenziati strumenti cognitivi: il reperimento dati, l'indagine statistica, il confronto pubblico e l'approfondimento analitico. Si tratta, innanzi tutto, degli Atti del Convegno internazionale "Le riviste teatrali fra globalizzazione, storia e innovazione tecnologica" (Bologna, 2013). In quella occasione, la CUT si era riproposta di inquadrare la situazione delle riviste teatrali, italiane e straniere, in prospettive rappresentative delle attuali tensioni al mutamento: l'internazionalizzazione, l'aggiornamento tecnologico, i rapporti interdisciplinari e quelli con il teatro agito. Oltre a delineare il quadro delle pubblicazioni di settore, il convegno ha ospitato, intorno alle tematiche in questione, gli importanti contributi di Marvin Carlson, Christopher Balme, Marco Consolini e Oliviero Ponte di Pino.
La scena della contraddizione. Omaggio a Gigi Livio
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2008
pagine: 108
Il libro intende testimoniare una delle stagioni più vivaci e artisticamente alte della scena italiana negli ultimi cinquant'anni, attraverso le parole di chi ne fu protagonista. Nel 1959, con l'esordio di Carlo Quartucci e di Carmelo Bene, prende avvio una ricerca teatrale che, pur nelle differenze di percorso dei singoli artisti, trovò e trova tutt'oggi la sua ragione d'essere più profonda nella poetica della "contraddizione". Contraddire il teatro contemporaneo per contraddire il proprio tempo è stata da allora l'urgenza etica ed estetica che ha mosso questi teatranti; esprimere la contraddizione anche all'interno della propria opera è stata la cifra che li ha caratterizzati più fortemente e che ancora oggi segna il percorso di chi continua nella medesima direzione.
Ripensare Gustavo Modena. Attore e capocomico, riformatore del teatro fra arte e politica
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2012
pagine: 264
A centocinquant'anni dalla morte, la figura di Gustavo Modena (1803-1861) mantiene ancora tutta intatta l'importanza e il fascino di chi ha cercato di cambiare radicalmente il teatro, segnando per questo in profondità la storia della scena dell'Otto e Novecento. Intellettuale a tutto tondo, "inventore" sulla scena del realismo e del grottesco, dotato di eccezionali risorse espressive, prefiguratore di una forma di protoregia d'attore, infaticabile sperimentatore e creatore, maestro d'attori e riformatore del teatro, la storia delle arti sceniche degli ultimi due secoli, senza di lui, sarebbe stata molto diversa.