Arrestato nel dicembre 1939, Aldo Natoli viene condannato dal Tribunale speciale per aver partecipato all'organizzazione del Gruppo comunista romano. L'esperienza del carcere sarà determinante per la sua formazione antifascista e per sua la futura scelta di vita, che lo porterà a partecipare alla Resistenza e ad aderire al Pci, fino alla radiazione dal partito nel 1969 insieme al gruppo del «manifesto». Negli anni trascorsi dapprima a Regina Coeli a Roma e poi nella casa di reclusione di Civitavecchia, Natoli intesse un fitto carteggio con i familiari - eccezionalmente conservato nella sua interezza - dal quale emergono squarci illuminanti sulle dure condizioni morali e materiali del carcere e sulla quotidianità dell'Italia in guerra. Attraversata da un profondo messaggio etico-politico, questa singolare corrispondenza ci introduce nella dimensione umana ed esistenziale e nell'esperienza corale di una famiglia antifascista nella fase finale del regime.
Lettere dal carcere (1939-1942). Storia corale di una famiglia antifascista
| Titolo | Lettere dal carcere (1939-1942). Storia corale di una famiglia antifascista |
| Autore | Aldo Natoli |
| Curatori | C. Natoli, E. Collotti |
| Collana | La storia. Temi, 72 |
| Editore | Viella |
| Formato |
|
| Pagine | 358 |
| Pubblicazione | 02/2020 |
| ISBN | 9788833132617 |

