Libri di Vladimir Sergeevic Solovev
Fëdor Dostoevskij
Vladimir Sergeevic Solovev
Libro: Copertina morbida
editore: Cantagalli
anno edizione: 2021
pagine: 88
Vladimir Solov'ëv, tra i massimi filosofi russi dell'Ottocento, più giovane di Dostoevskij di oltre trent'anni, ne fu il grande discepolo spirituale, tanto che Anna Dostoevskaja paragonò il rapporto tra il giovane filosofo e il marito con quello del monaco Zosima con il giovane Alësia de I fratelli Karamazov. Tra il 1881 e il 1883 scrisse tre discorsi in memoria di Fëdor Dostoevskij, nei quali la sola questione che gli sta a cuore non è riferita alla sua vicenda personale, né alla critica delle sue opere, ma da quale idea fu ispirata tutta la sua opera: «A me pare che non sia lecito guardare solo e semplicemente a Dostoevskij come a un autore di romanzi, come a un letterato dotato di talento e d'intelligenza. C'era in lui qualcosa di più grande, e quel "di più" dà luogo alle sue peculiari caratteristiche e aiuta a spiegare l'azione ch'egli esercita sugli altri». In occasione del bicentenario della nascita di Fëdor Dostoevskij, rileggere il ritratto spirituale di un amico e discepolo, onora la memoria di «un apostolo e di un profeta che come nessun altro nella letteratura russa, è riuscito a dischiudere ai suoi contemporanei sino a noi oggi la bellezza della fede cristiana» (Hilarion di Volokolamsk, dalla Prefazione).
I tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1995
pagine: XLVIII-224
I Tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo sono l'opera 'ultima' di Solov'ëv, l'apice e forse la ritrattazione di tutta la sua precedente riflessione. In queste pagine, scritte poco prima della morte, la fiducia nella storia viene sostituita da una più drammatica interpretazione del divenire terreno. Se nei Tre dialoghi il bersaglio polemico di Solov'ëv è costituito soprattutto dal cristianesimo mutilo di Tolstoj, il Racconto dell'Anticristo è un testo che continua a inquietare per la chiaroveggenza con cui ci rivela il volto - o, meglio, uno dei volti - dell'Anticristo nell'epoca moderna. Il suo Anticristo irrompe in una storia umana desacralizzata, svuotata di orizzonti trascendenti, agendo nel vuoto, in una frammentazione orizzontale di religioni, culture, popoli, accogliendo ogni aspetto del reale ma spogliandolo al tempo stesso del suo significato essenziale. In questo senso l'Anticristo di Solov'ëv, portatore di un'ideologia conciliatrice, 'inclusiva', capace di una quasi infinita capacità di allontanamento dalla Verità, appare particolarmente attuale e minaccioso oggi, nell'odierno deserto del senso e dei valori.
I tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro: Libro in brossura
editore: Fede & Cultura
anno edizione: 2019
pagine: 234
Scritto nel 1899, "I tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo" è l'ultima opera di Vladimir Solov'ëv, concepita come risposta allo sterile razionalismo della filosofia europea, alla desacralizzazione mascherata da nuova religione, al problema del male e alla falsificazione del bene. Scegliendo la forma di un dialogo polemico e ironico, l'autore profetizza l'epilogo del nostro processo storico attraverso la parabola dell'Anticristo: un uomo di genio, convinto spiritualista, pacifista, ecologista, filantropo e animalista, dal linguaggio inclusivo, antropocentrico e libertario, capace di ridare unità ai cristiani divisi da secoli di separazioni e scismi. Il suo avvento nel mondo ammalia religiosi, intellettuali e governanti, e irrompe in una storia umana desacralizzata e priva di trascendenza: uno scenario quanto mai attuale nel deserto di senso e di valori che ci troviamo a vivere oggi.
I fondamenti spirituali della vita
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro
editore: Lipa
anno edizione: 1998
pagine: 136
In quest'opera Solov'ëv è il teologo-filosofo di una modernità che trasforma in postmodernità. Con lui comincia lo sforzo di trasportare l'ascesi di trasfigurazione del monaco russo nella società, nella storia, cercando di far vedere come il cristianesimo non può più essere adorazione passiva di Dio, ma opera attiva con Dio. L'epoca moderna ha sviluppato tante potenzialità umane, ma nella loro immanenza e separatezza, così che ha elaborato tante forme particolari, ma non ha dato all'umanità il contenuto interiore della vita stessa. Ne ha evidenziato certi elementi singoli, li ha portati al massimo grado di sviluppo, per quanto questo è possibile nella loro separazione, ma li ha lasciati senza un nesso organico e quindi privi di vita, per cui tutta questa ricchezza è un capitale morto. Si esce da questa situazione cogliendo come la divinoumanità non è solo la regola di vita individuale, ma il fondamento dello sviluppo del mondo. Non più il divino che assorbe l'umano, non l'umano che assorbe il divino, ma la divinoumanità. Un'opera molto vicina ai grandi testi evangelici che si impegna a commentare. Spiega i tre atteggiamenti fondamentali che definiscono in maniera classica l'esistenza cristiana - la preghiera, l'elemosina, il digiuno - e il Prologo di Giovanni. Parla poi dello stato e della società secondo Cristo, dove il perfezionamento personale non può essere separato dal miglioramento dei rapporti sociali. Un'opera che nella sua purezza è una sintesi teologica e spirituale di perenne attualità. Si fa carico del pensiero dell'evoluzione, cercando di riconciliare la lettura teologica e quella scientifica delle origini del mondo: le forme superiori del mondo esistono prima delle forme inferiori, anche se appaiono dopo. L'evoluzione produce le condizioni necessarie per la loro manifestazione: tutta la natura aspirava all'uomo, tutta la storia al Dio-Uomo.
Opera omnia. Volume Vol. 5
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro
editore: La Casa di Matriona
anno edizione: 2002
pagine: 220
L'ecumenismo che verrà. La Russia e la Chiesa universale
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro: Libro in brossura
editore: Ghibli
anno edizione: 2013
pagine: XXXII-306
Già alla fine dell'Ottocento la teologia cristiana stava elaborando l'idea di un Dio vivente, che si trasforma e muta nella storia. Questa idea avrà grande sviluppo dopo Auschwitz, evento scioccantee ingiustificabile. Solov'ev è uno dei pionieri di questa teologia universale. In questo libro egli salda l'idea di un trionfo morale e storico di Cristo a quella di una nuova spiritualità che ha radici nella Russia mistica della sofiologia. Obiettivo principale di questo libro denso e profetico è quello di mostrare la profonda unità non solo di tutto il cristianesimo, orientale e occidentale, ma anche anche tra la Chiesa di Gesù, l'Ebraismo e l'Islam. L'armonia a cui invita Solov'ev non è frutto di buonismo superficiale: è speculazione visionaria che attraversa tutto il potenziale universale dell'immagine e della storia simbolica di Gesù, Dio che si è fatto uomo.
Il destino della teocrazia
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 62
Solov'ev ripensa il problema della teocrazia, applicando i suoi principi della sotiologia all'unità della Chiesa. La forza che darà all'evoluzione umana il contenuto di una teocrazia correttamente intesa e realizzata sarà la rivelazione del supremo mondo divino. Solo così sarà possibile sconfiggere l'Anticristo, ovvero defalsificare i nostri progetti e unire l'umanità al principio divino eterno. La vera unità non è un dato da conseguire, ma un dono originario offerto dalla persona di Cristo. In definitiva, è "opera della Sapienza che scopre e smonta tutti i sofismi e gli inganni dell'amor proprio e ci dà, per combattere, non le armi della nostra propria forza, ma la forza di Dio".
Sulla divinoumanità e altri scritti
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2017
pagine: XXIII-226
Il libro raccoglie tre opere giovanili del filosofo russo, a cui si aggiungono i «versi scherzosi» d'apertura del poema intitolato "Tre appuntamenti", che, scritto in tarda età, funge, secondo le parole dello stesso autore, da «piccola autobiografia» di un'esperienza mistica che lo segnò in gioventù. Seguono i "Principi filosofici del sapere integrale", in cui viene indagata quella forma di «sapere integrale» che il filosofo cercherà per tutta la vita, e il ciclo di lezioni Sulla "Divinoumanità", dove l'autore si interroga sulla crisi religiosa della cultura europea del suo tempo e analizza il nesso divino-umano nell'evoluzione del mondo, con particolare attenzione al rapporto tra mentalità occidentale e orientale. In chiusura, i capitoli finali de La critica dei principi astratti - opera rimasta incompiuta -, che offrono l'analisi del caos intellettuale di fine '800, correlata alla parzialità dei processi conoscitivi dell'uomo, nel quale si compenetrano elementi contraddittori e dispersi, che trovano la possibilità di essere ripristinati nella figura di Cristo. Prefazione di Vincenzo Rizzo. Introduzione di Sergio Givone.
I tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2017
pagine: 185
Composta nel 1899, "I tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo" rappresenta l'opera ultima ma non conclusiva del pensiero di Vladimir Solov'ëv. Lo sterile razionalismo della filosofia europea, la desacralizzazione mascherata da "nuova" religione e la dominante etica tolstojana ispirano in Solov'év la riflessione sul problema della realtà del male e sulla falsificazione del bene. Scegliendo la forma di un dialogo polemico e ironico, Vladimir Solov'év profetizza «l'epilogo del nostro processo storico» attraverso la parabola dell'Anticristo. Chi è l'Anticristo di cui parla Solov'ëv? Uno spiritualista convinto e un sapiente illuminato, un uomo generoso e geniale. Nel deserto di valori del XX secolo e sotto la minaccia del panmongolismo, ovvero la dominazione delle potenze asiatiche (Cina e Giappone), l'Anticristo ammalia religiosi e intellettuali, cittadini e governanti d'Europa. Guidato da un solido amor proprio e con i suoi manifesti di pace universale, uguaglianza e progresso, questo «uomo del futuro» diviene imperatore del mondo. Per Solov'év il grande pacificatore svela però, con il suo progetto ecumenico tanto fiacco quanto audace, che "in sostanza" non è buono. «Questo bene contraffatto un po' di lucentezza ce l'ha, se però gliela togli, non gli rimane alcuna forza essenziale». L'Anticristo verrà infatti sconfìtto da un romano che parla nel nome della Verità.
Il racconto dell'Anticristo
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro: Libro in brossura
editore: Tipheret
anno edizione: 2017
pagine: 92
Solov'ev raffigura l'Anticristo come un personaggio affascinante che riuscirà a influenzare e a condizionare un po' tutti. Il racconto è ricco di notazioni psicologiche, merita particolare attenzione il monologo dell'Anticristo, che evidenzia tutto l'itinerario percorso per diventare tale; così anche la presentazione dell'aspetto esteriore dei personaggi. A tre è affidato il riconoscimento dell'Anticristo e la lotta contro di lui, agendo nel racconto come co-protagonosti: il cardinale Simone Barionini che aveva assunto il nome di Pietro II; lo stareta Giovanni e l'eruditissimo teologo tedesco, professor Ernst Pauli. Tre nobili personaggi, ciascuno rappresentante di una confessione religiosa. Saranno dunque le Chiese storiche a salvarci dall'Anticristo, oppure questo compito spetterà a pochi uomini illuminati?
Filosofia teoretica
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 104
La Filosofia teoretica di Solov'ëv raccoglie tre articoli apparsi tra 1897 e 1899 sulla rivista moscovita Questioni di filosofia e psicologia diretta da Lopatin, amico d'infanzia dello stesso Solov'ëv. Questi articoli verranno successivamente indicati come i primi tre capitoli della "filosofia teoretica" e costituiscono il primo passo, l'impetus di un intero sistema della metafisica, rivolto a coloro che esigono il rigore del pensiero e sono capaci di uno sguardo intellettuale o speculativo. Solov'ëv pone qui in stretta connessione il problema gnoseologico e quello ontologico, esponendo l'identità della domanda sull'essere e di quella sulla verità attraverso l'interrogazione sulla natura ontologica del male.
I tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1996
pagine: 362
È forse il male soltanto un difetto di natura, un'imperfezione che scompare da sé con lo sviluppo del bene, oppure una forza effettiva che domina il mondo per mezzo delle sue lusinghe, sicché per una lotta vittoriosa contro di esso occorre avere un punto di appoggio in un altro ordine di esistenza?

